5 anni dopo la Champions: dov'è ora la Samp 2009/2010 - Samp News 24
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2015

5 anni dopo la Champions: dov’è ora la Samp 2009/2010

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Sono passati cinque anni da quel secchio d’acqua lanciato su Gigi Delneri da parte di Antonio Cassano: una cavalcata durata un anno che portò la Sampdoria al suo primo Preliminare di Champions League, per un’avventura che aveva donato entusiasmo e confermato una coppia d’attacco che in blucerchiato non si vedeva da quasi vent’anni, quella formata da Cassano e Pazzini. 

A distanza di cinque anni di quella squadra è rimasto ben poco, sia a Genova che nel calcio in generale. Per ricordare quell’evento, per venire incontro alla nostra memoria, abbiamo deciso di andare a rintracciare tutti i giocatori che furono protagonisti di quelle vittorie e di quel quarto posto in Serie A ridando loro l’onore e l’onere del palcoscenico.

Luca Castellazzi, il titolare della porta della Samp, nel gennaio 2010 venne fermato da un infortunio al ginocchio, che costringe Marotta ad andare sul mercato a cercare rapidamente un sostituto: l’estremo difensore ex Brescia e Reggina non indossò più la maglia doriana e andò all’Inter, dove è rimasto fino all’estate scorsa, per poi abbracciare la causa del Torino. Con i granata ha esordito in Coppa Italia a gennaio, ma per il resto il campo è rimasto un miraggio, anche a causa dell’età avanzata, 40 anni a giugno. 

A prendere il suo posto fu Marco Storari, acquistato dal Milan, ma poi ritornato al mittente a fine campionato: un eroe di quella cavalcata, uno degli acquisti più indovinati, che prese la decisione di continuare a essere il migliore, ma farlo dietro a un altro, forse uno dei pochi migliori di lui, Gianluigi Buffon. Storari ora è il secondo portiere della Juventus, da anni difende i colori bianconeri in Coppa e quando necessario in campionato: di recente le sue parate contro l’Inter hanno aumentato le possibilità di Europa per la Sampdoria, lasciandoci pensare che in qualche modo Storari della maglia blucerchiata si ricorda e si ricorderà sempre.

Chi arrivò in inverno insieme con Storari fu anche Mario Cassano, arrivato dalla Reggina in cambio di Vincenzo Fiorillo: non gioca nemmeno una partita. Ora non è più in attività dopo esser stato radiato a causa del calcioscommesse. Ultimo estremo difensore di quella rosa era Matteo Guardalben: un ruolo di carisma, perché l’ex Treviso non gioca mai, arriva da svincolato dopo il fallimento della squadra veneta e va via da svincolato al termine della stagione. Attualmente non è attività.

Arriviamo dunque alla difesa, partendo da Reto Ziegler: il terzino sinistro svizzero seguì Delneri alla Juventus, con scarsissimi risultati e con un girovagare per il mondo che non gli ha donato soddisfazioni. Dopo un’altra parentesi italiana al Sassuolo viene ceduto al Sion, dove sigla un contratto per sei mesi: gli andrà in scadenza a fine anno e non è detto che la società svizzera decida di tenerlo con sé. Pietro Accardi dopo quel Preliminare conquistato venne ceduto al Brescia per far arrivare in Liguria El Tuma Gilberto Martinez, meteora del blucerchiato: dopoo un nuovo ritorno e un passaggio all’Empoli, Accardi oggi è il team manager della squadra di Maurizio Sarri. Stefano Lucchini abbandonò la barca, per costrizioni esterne, dopo la retrocessione della Samp, andando a giocare all’Atalanta: da lì, poi, è arrivato al Cesena, dove è ancora sotto contratto e dove ha affrontato una nuova retrocessione nel campionato cadetto.

Luciano Zauri ebbe una storia travagliata alla Samp, tanto da lasciarla orfana di un terzino destro nel Preliminare: dopo il suo secondo ritorno in blucerchiato decise di rientrare alla Lazio, collezionando qualche presenza e per poi accasarsi a Pescara. Ora allena la formazione Beretti del Delfino. Chi prese il suo posto nella doppia sfida con il Werder Brema fu Marius Stankevicius, il lituano dalla rimessa laterale più poderosa di sempre: persi i Preliminari, Stankevicius passa al Valencia, dove resta un anno. Rientra in Italia andando alla Lazio, quanto basta per delle sporadiche apparizioni in due stagioni. Ora è un tesserato dell’Hannover 96 II. Infine, del gruppo di giocatori che non veste più la nostra maglia, Daniele Gastaldello: il numero 28, è noto, ha lasciato la Sampdoria a gennaio per vestire la maglia del Bologna. Attualmente si sta riprendendo da un intervento che lo ha messo KO per il finale di stagione, ma punta a recuperare la Serie A con i felsinei. Da non dimenticare, poi, Marco Rossi, arrivato dal Parma e poi rimandato ai ducali dopo 20 presenze e un gol, su una fortuita deviazione su un tiro di Andrea Poli. Ha giocato a Varese quest’anno, in prestito dal Perugia, ottenendo una retrocessione in Lega Pro.

Arriviamo al centrocampo, dove fin troppi dispiaceri vanno raccolti per l’esodo: Stefano Guberti attualmente è svincolato e senza squadra dal 2012, da quando la sentenza sul calcioscommesse lo squaificò per tre anni, Franco Semioli ha appena terminato la propria stagione nel Chieri, in Serie D, dopo un anno di inattività dopo l’esperienza al Vicenza, Daniele Mannini è a Lecce, in Lega Pro, Fernando Tissone è al Malaga, dove quest’anno ha giocato soltanto sei volte. Daniele Franceschini allena gli Allievi Nazionali della Lazio e si è ritirato dal calcio giocato nel 2011, dopo una stagione nell’Atletico Roma. Marco Padalino, dopo aver vestito la maglia del Vicenza con poco successo, è tornato in Svizzera, precisamente a Lugano, squadra della sua città e dove aveva iniziato a giocare. Si sta giocando la promozione in Super League nella sfida con il Servette di Johan Vonlanthen in Challenge League: altro calcio, altri eroi, altri ricordi, altre storie. Chiudiamo con Andrea Poli, l’unico che è riuscito a mantenere la categoria: gioca nel Milan, come risaputo, anche abbastanza spesso, si è guadagnato cinque convocazioni in Nazionale e anche una rete con l’azzurro. Per lui il calcio ha ancora moltissimo da dire.

Si giunge quindi all’attacco, anch’esso totalmente depauperato: Antonio Cassano e Gianpaolo Pazzini si sono divisi da tempo, oramai. Il primo attualmente è svincolato, dopo aver risolto il proprio contratto col Parma per inadempienza della società emiliana, prega ogni giorno per tornare alla Sampdoria e ogni giorno si è ritrovato le porte chiuse. Chissà con la partenza di Mihajlovic… Il secondo gioca al Milan, come Poli, ma con meno presente dell’ex compagno blucerchiato. A giugno gli scadrà il contratto, ma lui vuole continuare in rossonero: non segna più come una volta, anzi, sembra quasi non saper più come si faccia. Di Nicola Pozzi si è parlato tantissimo durante il calciomercato: il Parma lo ha ceduto al Chievo chiedendo una cifra irrisoria per il riscatto, mille euro. Tornare dai ducali non sarà possibile, quindi l’ex Empoli continuerà con la maglia clivense, con la quale deve ancora debuttare in sei mesi. Claudio Bellucci lasciò la Sampdoria già nel gennaio di quell’anno, per andare al Livorno: è poi tornato, da allenatore, e quest’anno ha affiancato Enrico Chiesa sulla panchina della Primavera. Il futuro è tutto da scrivere, ma lui è rientrato all’ovile.

In attacco ci sono anche due giocatori che non sono passati agli onori della cronaca, ma che conquistarono ugualmente quel quarto posto: si tratta di Stefan Scepovic, che annovera due presenze in campionato, e attualmente sotto contratto col Celtic, e di Dieter Elsneg, acquistato per la Primavera, ma aggregato alla prima squadra per necessità di reparto contro il Parma. Nessuna presenza e attualmente il suo contratto è nelle mani del Ried. Infine tutti ricorderanno quell’abbraccio a Roma, dopo la doppietta di Pazzini, tra il Pazzo ed Emanuele Testardi: un gigante dimenticato, che alla Sampdoria ha collezionato cinque presenze, salvo poi perdersi in giro per il mondo. Un’annata da cancellare all’Honved, una parentesi alla Lupa Roma e ora un’altra metà all’Arezzo. Una parabola discendente che lo ha portato lontano da Genova e dai colori blucerchiati.

Infine il tecnico. Luigi Delneri è attualmente senza squadra: ha allenato la Juventus con poco successo, il Genoa con altrettanto poca soddisfazione, e poi si è fermato nel 2013. Quel quarto posto resta il suo ultimo grande successo di carriera.

Di quella squadra facevano parte Vasco Regini e Fabrizio Cacciatore, che oggi lottano per un posto in Europa League con Sinisa Mihajlovic: molto più giovani di adesso, il secondo soprattutto ebbe un annata fortunata dopo quel Prelminare, giocando in Europa League quando necessario. A centrocampo sono rimasti soltanto Angelo Palombo e Roberto Soriano, con delle parentesi in prestito, il primo all’Inter e il secondo all’Empoli. Quattro elementi di una rosa che, volente o nolente, ha visto per la maggior parte terminare la propria attività nel calcio giocato. Cinque anni dopo un successo che rimarrà nella storia e che, si spera, si ripeterà presto. 

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