Cagni: «Okaka alla Samp ha trovato l'ambiente ideale» - Samp News 24
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2014

Cagni: «Okaka alla Samp ha trovato l’ambiente ideale»

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Prima di arrivare a Genova, quella pasata tra le fila degli aquilotti spezzini era stata la seconda miglior stagione in carriera per Stefano Okaka. Nella città dell’Arsenale, il bomber doriano mise a segno 7 marcature stagionali in 38 presenze. A guidarlo nell’impresa, mister Luigi Cagni, sotto la cui guida nel girone di ritorno spezzino mise a segno più della metà delle reti. «Si vedeva che aveva questi margini di miglioramento», racconta il tecnico ex Spezia e Samp ai microfoni di Gianlucadimarzio.com. 

LA SPEZIA – L’arrivo di Okaka nella provincia ligure per dimostrare di non essere l’ennesima bella incompiuta. 7 reti e 6 assist in effetti erano un discreto biglietto da visita. Questo, grazie anche al supporto del mister: «Allo Spezia non era titolare quando sono arrivato, l’ho lanciato dimostrandogli che credevo in lui: ha bisogno di sentirsi importante, e vi assicuro che ha grandissime qualità». Quali siano, lo sappiamo bene tutti: «È fortissimo sia fisicamente, come resistenza e non soltanto nella forza, che tecnicamente». E poi ancora: «Poi tatticamente è duttile, può fare anche l’esterno in attacco, anche se ora gioca da prima punta. Stefano può fare tutto, ha qualità tecniche importanti, fantasia, dribbling…».

PREGI E… DIFETTI – Non è tutto oro quel che luccica. Se Stefano avesse soltanto pregi senza alcun neo, forse non avrebbe faticato così tanto a imporsi ad alti livelli. E non si parla di nei sul piano del gioco: «Devi saperlo gestire, devi fargli capire l’alimentazione corretta, che cosa significa essere un professionista, allenarsi in un certo modo… ma ha imparato. E quello che Conte ha detto ieri è giustissimo, perché a questi ragazzi non si insegna niente».

FUTURO – Ma dove può arrivare Stefano Okaka? È un po’ la domanda che si stanno ponendo tutti quelli che, partita dopo partita ammirano questa vera e propria forza della natura col numero 9 sulle spalle. «Ha 25 anni e davanti altri 2 o 3 anni di crescita. Diventerà uno dei centravanti più importanti in Italia, e penso che alla Samp abbia trovato l’ambiente e l’allenatore giusto».

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