Cassano: «Spero di tornare alla Samp, ma adesso voglio riposare» - Samp News 24
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2015

Cassano: «Spero di tornare alla Samp, ma adesso voglio riposare»

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Antonio Cassano è da poche ore un giocatore svincolato. In diretta da casa sua, a Parma, l’ex attaccante è intervenuto in diretta a TikiTaka sulle reti Mediaset per commentare il proprio futuro, oltre ovviamente a quanto accaduto in giornata con la risoluzione del contratto col Parma.

«Ho rescisso il contratto dopo una decisione ponderata per tutta la notte: ho deciso che dovevo interrompere il rapporto non con i giocatori, non con la gente di Parma, ma con la presa per il culo di sette mesi di questa situazione venutasi a creare. Sono stanco e ho deciso di lasciare tutto. Sto rinunciando a dei soldi, quasi a quattro milioni di euro, ma non ho problemi a dirlo: tante persone fanno fatica a mangiare, quindi è brutto da dire, ma non è la mai rinuncia che adesso deve colpire, quanto le persone che guadagnano meno e da sette mesi, da otto mesi, da un anno non percepiscono un euro. È stata una presa in giro, perché non sappiamo chi deve pagarci, quando ci paga. Chiudo con questa situazione di agonia partita da luglio: abbiamo perso l’Europa League, preso un punto di penalizzazione, poi ne prenderemo altri due. Sono arrivato a un punto di non ritorno e sono stanco. Mi dispiace per i miei compagni che stanno soffrendo come me».

«Quindici giorni fa si diceva che sarebbe arrivato un progetto serio, un nuovo presidente, ma non si è avverato nulla. Sono stanco, ripeto, e ho fatto questo senza avere una squadra dove accasarmi: lascio tutto e per me vince la dignità, non i soldi. Non ho avuto contatti con nessuna squadra: il mio procuratore mi ha portato un’offerta, in America, e lo sa anche Leonardi: per me, però, il calcio è una cosa serie. Se devo andare a Dubai o in America ci vado a 40 anni, quando non riuscirò più a correre. Se non arriverà nulla aspetterò giugno, se nemmeno arriverà nulla a giugno appenderò le scarpe al chiodo: la dignità deve vincere su tutto. Per me è facile avere una dignità, certo, non ho bisogno di soldi: se non avessi avuto i soldi forse non avrei rinunciato a tutto ciò, ma ho avuto la fortuna di averli».

«Adesso ti dico la verità: io alla Sampdoria, da quando sono andato via, spero di tornare. Adesso però sento sia una cosa ridicola dire dove andrò. Voglio andare in vacanza e rilassarmi, perché da quando ho firmato la risoluzione sono sereno, mi sono tolto un’agonia. Ora aspetto con calma, se arriverà qualcosa di bello bene, altrimenti me ne farò una ragione. Lucarelli ci ha detto che ognuno di noi era libero di fare quello che voleva: io ho deciso di fare, perché mi piacciono i fatti, qualcuno ha detto che se l’aspettavano. Stasera ho invitato Lodi da me, con la fidanzata: gli dispiace molto per quanto accaduto, anche lui da sette mesi piange».

«A Parma c’è qualcuno che non prende soldi da un anno. Oramai sono fuori da questo ambiente, non per i tifosi, non per i miei compagni, non per chi lavora lì, ma per qualcuno che ha rovinato questo giocattolo perfetto. Ci siamo trovati dinanzi a un disastro. Quando ero da qualche parte si diceva sempre della Sampdoria, poi loro non mi hanno voluto e s’è parlato del Genoa, adesso si parla di Inter, Juventus, Bari: non c’è nulla, questa è la verità. Non mi vuole nessuno, tra un po’ nemmeno mia madre. Adesso la mia famiglia è la mia vita, ma a livello lavorativo è il calcio: se però devo stare in mezzo a determinate persone preferisco andarmene in vacanza, anche per i prossimi venti anni».

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