Corsi: «La Samp segue Sarri. Ferrero? C'era bisogno del suo ciclone» - Samp News 24
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2015

Corsi: «La Samp segue Sarri. Ferrero? C’era bisogno del suo ciclone»

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Il capolavoro dell‘Empoli è stato indubbiamente creato da Maurizio Sarri sul campo, ma una buona parte di meriti va anche a Fabrizio Corsi. Il presidente ha infatti costruito una rosa giovane e competitiva per la Serie A, che potesse ottenere la promozione dalla categoria cadetta senza risentire troppo del salto di qualità.

 

Sul cammino dei toscani, però, mancano ancora due partite per migliorare ulteriormente la posizione e chiudere dinanzi i propri tifosi una stagione miracolosa. Prossimo impedimento è la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, che vorrà legittimare la qualificazione per l’Europa League quanto prima: «Mi spiace, ma la mia sauadra è ancora motivata, che non è affatto in vacanza nonostante la salvezza raggiunta. Veniamo da due sconfitte – dice Corsi alle colonne del Secolo XIX – nell’ultima partita in casa vorremmo salutare i tifosi  degnamente. Abbiamo motivazioni anche economiche: arrivare a una posizione in più di classifica vale un incentivo economico che per una piazza piccola come la nostra ha un peso non trascurabile. Quindi, oltre a tutto il resto, c’è anche questo aspetto da non sottovalutare: noi piccoli dobbiamo cercare di prenderci tutto quello che c’è perché sappiamo che i momenti buoni non durano per sempre».

 

Le voci circa un interessamento proprio dei doriani per Sarri lusinga il presidente: «È normale. Se hai un mister capace, innovativo, tutti lo vogliono. Anche la Samp lo segue e non posso far altro che ripetere quello che dico da giorni: spero che resti con noi ma una piazza come Empoli da una parte ti offre la garanzia di poter lavorare con meno stress, dall’altra non ti dà quello che una piazza come Genova potrebbe darti in termini di ambizioni e stimoli. Vedremo cosa succederà».

 

Da un allenatore a un altro, ripensando al giorno in cui Mihajlovic fece visita in Toscana per studiare le tecniche dell’Empoli: «È stata la prova di come Sinisa sia un grande allenatore è una persona che non sta ferma sui suoi trionfi ma vuole innovarsi e mettersi continuamente in discussione. Tanti allenatori importanti pensano di sapere già tutto, questo gesto ha invece dimostrato il valore del tecnico doriano e la sua caratura di persona aperta e desiderosa di confrontarsi anche con realtà piccole ma innovative come noi. Il suo futuro? Penso che Ferreo dovrebbe tenerlo, ma una condizione indispensabile è sapere che lui è innamorato della Sampdoria come sono innamorati di lui i tifosi e l’ambiente. Se l’amore non è più così forte, i rapporti non possono durare è meglio separarsi. Ferrero è una persona simpaticissima a che ha arricchito questo nostro mondo del calcio con il suo stile intraprendente e scanzonato, ma fatto anche di contenuti e idee. C’era bisogno di questa novità, del suo ciclone. Personalmente sono tra coloro che pensano sia molto meglio un ciclone come Ferrero piuttosto di tutti questi stranieri che si affacciano al nostro calcio non so bene con quali intenzioni».

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