Dioussé, il futuro è qui: un ragazzo da coltivare - VIDEO - Samp News 24
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Dioussé, il futuro è qui: un ragazzo da coltivare – VIDEO

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Il presente è di Lucas Torreira, ma la Sampdoria potrebbe aver già individuato il suo sostituto in Assane Dioussé, classe ’97 dell’Empoli

Partiamo con una premessa, un disclaimer chiaro e semplice: per caratura tecnica e centralità nel modulo di gioco, Lucas Torreira è la Sampdoria. Forse molti non ci hanno pensato, ma se la società è andata sicura nel cedere Schick, forse Skriniar e probabilmente Muriel, avrà anche avuto il benestare del tecnico Marco Giampaolo. Che sono sicuro, però, avrà posto un alt alla partenza del mediano uruguayano, onestamente non rimpiazzabile in questo momento. Torreira è uno di quei giocatori che potrebbe già oggi far apprendistato al Barcellona, perché il suo modo di giocare si sposerebbe benissimo con quello dei blaugrana e perché un vice-Busquets fa sempre comodo. Tuttavia, un altro anno di maturazione – magari con la conferma del suo cervello calcistico – farebbe bene a tutti: la Sampdoria l’ha capito e ha preferito forzare (almeno per ora, fino a prova contraria) la permanenza del 34 blucerchiato. Tuttavia, sappiamo tutti come Torreira non rimarrà oltre l’estate 2018: è ipocrita e stupido pensarlo.

FUTURO – E se l’ex Pescara rappresenta una potenziale miniera d’oro per la prossima estate (con la speranza che anche l’Uruguay si accorga di lui, per alzarne ulteriormente la valutazione), la Sampdoria deve pensare al futuro, perché il regista è IL ruolo nel 4-3-1-2 di Giampaolo. Lo si è visto con Paredes a Empoli, lo si è visto quest’anno con Torreira nella Genova blucerchiata. Serve qualcuno che possa giocare a due tocchi, avere il cervello calcistico e un QI ad alto apprendimento. E quel qualcuno – che possa maturare con i giusti insegnamenti e la pazienza di chi ama insegnare – si trova a Empoli, visto che la Sampdoria sta osservando da vicino Assane Dioussé, metronomo classe ’97 cresciuto dai toscani. Nato a Dakar (Senegal), il suo nome è balzato alle cronache nell’agosto 2015, quando proprio Marco Giampaolo – all’epoca all’inizio della sua avventura a Empoli – l’aveva lanciato a San Siro, dove Dioussé aveva sfoderato una buona prestazione contro il Milan.

PREGI E DIFETTI – Arrivato all’Empoli nel 2010, Dioussé è lentamente cresciuto nelle giovanili azzurre, prima che Giampaolo lo lanciasse da titolare. Prima di passare al Napoli, Sarri aveva già profetizzato: «Questo in Primavera non ci torna». Quando poi l’attuale tecnico della Sampdoria ha trovato in Paredes la risposta ai problemi nel ruolo di regista, Dioussé è stato relegato in panchina, prima di giocare spessissimo con Martusciello. L’Empoli è retrocesso, ma questo non getta ombre sul ragazzo, che ha collezionato 33 presenze e probabilmente sarà il perno del club nella caccia alla risalita verso la A. Il suo modello è Thiago Motta e in effetti ci sono delle somiglianze, più dal vista tecnico che fisico: atletismo notevole, Dioussé gioca prevalentemente corto (al contrario di Valdifiori, l’uomo da cui aveva ereditato il ruolo a Empoli) e cerca di non rischiare la giocata più pericolosa. In questo, si nota la distanza con Torreira: sebbene i due si passino solo un anno d’età, l’uruguayano ha una malizia e una personalità per ora irraggiungibile. Tuttavia, lavorare su Dioussé è possibile e Giampaolo sarebbe felice di riaverlo con sé.

L’AFFARE – L’Empoli ha fissato la sua valutazione (una cifra non inferiore a tre milioni di euro), che la Sampdoria potrebbe facilmente incontrare grazie alle cessioni in questa sessione di mercato. In più, molti ritengono Dioussé ancora non pronto per un salto definitivo, ma c’è una soluzione che verrebbe incontro a tutti. La Sampdoria potrebbe usare qualche esubero – De Vitis, Fedato, Tozzo, Martinelli, Rolando, Lulic – per abbassare la cifra richiesta dall’Empoli e magari lasciare Dioussé un anno in prestito in Toscana, in modo da fargli fare ulteriore esperienza. In fondo, Giampaolo potrà contare su Capezzi come vice-Torreira e l’intenzione di tenere l’uruguayano è palese. Quando sarà il turno di salutare il 34, Dioussé potrebbe tornare a Genova, maturato e pronto per una nuova avventura.

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