Evani: «Inter? Non è facile vincere a Milano, ma nessun obiettivo è impossibile per la Samp» - Samp News 24
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2014

Evani: «Inter? Non è facile vincere a Milano, ma nessun obiettivo è impossibile per la Samp»

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È passato tanto tempo da quel 15 dicembre 1996, data in cui la Sampdoria espugnò l’ultima volta il Meazza di Milano contro l’Inter. Domani, infatti, i blucerchiati affronteranno i nerazzurri e cercheranno di mantenere l’imbattibilità stagionale che dura ormai da otto giornate. A parlare di questa emozionante sfida è proprio Alberigo Evani, ex calciatore che ha indossato la casacca del Doria.

L’ultima vittoria della Samp a San Siro, contro l’Inter, risale al 15 dicembre 1996. Ricorda ancora quella partita?
«Non ricordo con chiarezza la partita, ma posso dire che vincere a Milano non è mai facile sia se affronti l’Inter o il Milan. La Sampdoria, però, è sulla buona strada per ripetere quelle annate di una volta. Ha la squadra per poterlo fare, ma anche i tifosi, la società e un allenatore bravo. Nessun obiettivo è impossibile».

Fu compagno di squadra di Sinisa Mihajlovic, in lui rivede la stessa grinta e determinazione di anni fa?

«Il carattere è sempre stata una sua caratteristica, oltre ad avere grandi doti tecniche è un mancino importante e micidiale. Nei suoi giocatori riesce a trasferire la carica giusta e questo è un valore aggiunto».

Appena quattro gol subiti dai blucerchiati che valgono la statistica di una delle difese meno perforate del campionato…
«Si, ma la Sampdoria si è rinforzata prendendo Romagnoli, che ha grandi prospettive,  e Silvestre. Inoltre, aveva già gente brava come Gastaldello. La difesa doriana non concede grandi possibilità all’avversario e questo impedisce loro di far gol. I portieri non sono da meno, Romero contro la Roma ha fatto bene. Quando le cose vanno bene c’è più entusiasmo e partecipazione da parte di tutti».

E a proposito di entusiasmo, alla Sampdoria non manca di certo con un presidente come Massimo Ferrero…
«È entrato di prepotenza in questo ambiente, un personaggio folcloristico e divertente».  

Inter-Sampdoria, è sempre stata una sfida che ha il suo fascino. Soprattutto per il popolo genovese…
«Rientra tra le partite importanti insieme a Juventus, Milan e il derby contro il Genoa. Non so le statistiche del match, ma posso dire che la Sampdoria arriva in un buon momento sia di forma che di entusiasmo. Affronta una squadra che ha vinto in difficoltà contro il Cesena, in termini di gioco, e vive una situazione particolare dovuta ad un ambiente non tutto unito. L’uscita di Moratti ha creato un po’ di destabilizzazione. Ripeto, la Sampdoria arriva meglio a questa partita, ma la gara è da giocare».

La Sampdoria è ancora imbattuta dopo 8 giornate, insieme alla Juventus. Ci avrebbe messo la firma ad inizio campionato?
«Credo che Mihajlovic avrebbe firmato per arrivare a questa giornata da imbattuto. La sua squadra ha qualità nel gioco, ma il merito è suo che è riuscito a plasmarla al meglio. L’imbattibilità è tutta meritata, ma all’inizio nessuno ci avrebbe pensato».

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