Ferrero: «In questo calcio non si sanno accettare le sconfitte» - Samp News 24
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2014

Ferrero: «In questo calcio non si sanno accettare le sconfitte»

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Massimo Ferrero è un personaggio esplosivo, un vulcano insomma: questo lo sanno bene tutti i tifosi blucerchiati che, dopo aver messo da parte i dubbi e le perplessità dei primi tempi, vedono ora in lui una figura di carattere e di grande personalità, che forse in ambiente Sampdoria mancava da troppo tempo.

La contagiosa voglia di vincere e battere tutte le grandi, il desiderio di fare spettacolo anche sul campo, una corsa e un inchino sotto la Sud a fine partita: Ferrero è tutto questo. E molto altro, comprese le originali interviste che i principali canali sportivi riescono a strappargli. Come quella di stasera, ad esempio, che il presidente blucerchiato ha rilasciato a Tiki Taka, trasmissione a tema calcistico condotta da Pierluigi Pardo.

Queste le parole del dirigente doriano, che si è presentato alle telecamere con il suo magnifico fazzoletto blucerchiato, già esibito in tribuna d’onore ieri: «Quali sono i ricordi del Derby? Non si parla di ricordi, quelli sono cose vecchie, qui si parla di attualità. La vittoria di ieri ha regalato ad una tifoseria e ad una gente straordinaria una gioia immensa: sono felice di aver dato questa soddisfazione alla mia gente. Lo avevo anticipato a Preziosi, che avremmo segnato all’ottantacinquesimo. E gli avevo pure suggerito – ha spiegato Ferrero, spiritosamente – di portarsi dietro un’ambulanza. Gol irregolare? Si dice sempre così quando si perde, nessuno sa accettare le sconfitte. Gasperini fa l’allenatore o il legislatore? Io non l’ho capito, oltretutto ci sono gli arbitri che fanno il loro lavoro e ognuno deve fare il suo. Bravo Mihajlovic che non fa questo genere di commenti ed è molto più professionale».

Riguardo i festeggiamenti dopo il triplice fischio finale, ecco il racconto del presidente di quei momenti unici (e non solo): «Io sono un uomo impulsivo, sono andato con piacere dai miei tifosi, che mi chiamano sempre a fine partita. Pensate, non volevano farmi entrare in campo e ho dovuto minacciare l’uomo dai cancelli per farmi calcare il prato del Ferraris a fine del match. Ho vissuto emozioni davvero forti nella giornata di ieri e, prima della partita, sono stato molto felice di essere andato a trovare la grandissima signora Romanato. Quello è stato un gesto – ha puntualizzato – che ho fatto con il cuore, non per farmi pubblicità. Cassano? L’ho sentito recentemente e per me è uno dei pochi campioni indiscutibili italiani, se la testa lo aiutasse un po’ di più sarebbe il massimo».

E, prima della conclusione dell’intervento, c’è stato spazio anche per qualche battuta, in risposta alle provocazioni degli ospiti presenti in studio, forse – poco professionalmente – un po’ troppo divertiti dalla partecipazione di Ferrero: «L’mitazione di Crozza? Amo Maurizio, è uno dei più grandi attori ed è bravissimo. Il calcio è spettacolo? Certo che sì e lo posso fare anche io, che non sono una persona così eccelsa come voi altri, che siete più istruiti di me – ho la terza elementare -. Dite che il derby sia stato rubato? Tutti – ha concluso – stanno semplicemente rosicando, la sconfitta è pesante da superare».

«Non ho visto la partita – ha spiegato anche Zeman, ospite del programma -, ma il risultato dice che la fine ha vinto la Sampdoria».

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