Garino, Levante Angelo Palombo: «Vicini al 4° compleanno del club dedicato ad Angelo»
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Garino, Levante Angelo Palombo: «Vicini al 4° compleanno del club dedicato ad Angelo»

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Esclusiva SampNews24 – Una chiacchierata con Federico Garino, vicepresidente del club Levante Angelo Palombo arrivato al suo quarto compleanno. La festa sarà alla Risacca di Bogliasco con Angelo e Emiliano Viviano

Come passa in fretta il tempo, sembra ieri che il Club Levante Angelo Palombo prendeva vita e tra poco saranno quattro le candeline sulla torta da spegnere. Il 4 aprile, alla Risacca di Bogliasco dalle 19:30, il Levante Blucerchiato Angelo Palombo festeggerà il suo quarto anniversario dalla nascita e, per parlare di come il club ha visto la luce, delle sue iniziative e del futuro della Sampdoria, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il vicepresidente, Federico Garino: «Siamo un club giovane e ci avviciniamo al nostro quarto compleanno, alla festa saranno presenti sia Angelo Palombo, a cui il club è dedicato, che Emiliano Viviano. In quella sede oltre che a festeggiare questo traguardo, ci sarà anche l’occasione per eleggere nuovamente il direttivo, le candidature saranno presentabili fino al 15 marzo».

LA NASCITA DEL LEVANTE BLUCERCHIATO – Il club porta il nome di un giocatore simbolo della Sampdoria degli ultimi dieci anni Angelo Palombo, arrivato qui ragazzino e diventato uomo vestendo la maglia blucerchiata. Una vita, sempre con gli stessi colori addosso e intitolargli il club è anche un modo per dirgli grazie: «Siamo nati nel 2013, all’epoca Angelo Palombo era appena stato reintegrato, in realtà l’idea era nata molto prima, ma i tempi non erano maturi per realizzarla. Angelo si trovava fuori rosa, era tornato dal prestito all’Inter, una volta reintegrato non abbiamo perso tempo. È anche un modo per dirgli grazie, è un giocatore che ha rifiutato offerte importanti per la sua carriera, mi viene in mente la Fiorentina, solo per restare alla Sampdoria. Il nostro è un club molto attivo, non solo a livello di trasferte, abbiamo anche una squadra di calcetto a cinque e partecipiamo a dei tornei con altri club del del Piemonte e della Lombardia».

TRASFERTE – Ormai, ogni volta che vengono inquadrati gli spalti durante le trasferte, capeggia lo striscione del Levante Blucerchiato Angelo Palombo: «Cerchiamo sempre di andare in trasferta, anzi tra due settimane una parte dei nostri andrà a Palermo dove già siamo stati l’anno scorso, poi sicuramente a maggio faremo Udine e Roma per quanto riguarda quelle più lontane. Tutte le altre, più a portata, sicuramente le faremo tutte. È diventato più complicato organizzare pullman per le trasferte, i motivi sono tanti: sicuramente gli orari non agevolano, poi anche l’impossibilità di portare un amico non tesserato, in ultimo l’andamento della squadra. Per questo motivo cerchiamo sempre di organizzarci anche con altri club, coordinarci, ad esempio il Club Junior si unisce a noi per le trasferte».

SOGNI E OBIETTIVI – La Sampdoria giovane di Giampaolo ora sta prendendosi le giuste soddisfazioni, merito va anche a Pecini: «Questa squadra ha un bel gioco e questi giovani, che abbiamo ora alla Sampdoria, sono un piacere da vedere e bisogna veramente fare i complimenti a Pecini. La società ha poi dato prova di maturità tenendo in questo mercato invernale molti giocatori chiave e si spera che possa continuare su questa strada anche in quello estivo. L’obiettivo sarebbe quello di arrivare all’ottavo posto in modo tale da avere un cammino più agevolato in Coppa Italia e magari l’anno prossimo provare a giocarci qualcosa, se chiaramente la squadra non viene stravolta».

VIVIANO E IL TATUAGGIO BLUCERCHIATO – Da un tifoso dichiarato della Fiorentina, un tatuaggio con la lanterna blucerchiata è sicuramente un segnale forte: «Ha dimostrato di avere un grande attaccamento alle vicende della Sampdoria e va detto che non è solo facciata pubblica, anche nel privato lui ci tiene, conosce a memoria tutti i nostri cori e le nostre canzoni. Si vede che ci tiene alla Sampdoria. Magari tra tanti anni quando Palombo avrà smesso, ne erediterà lucchetti, chiavi e chiavistelli perché si meriterebbe veramente di essere il capitano di questa squadra per quello che ha dimostrato sul campo e fuori».

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