Gli obiettivi di Quagliarella: «Salvezza Sampdoria, 100 gol e Nazionale» - Samp News 24
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Gli obiettivi di Quagliarella: «Salvezza Sampdoria, 100 gol e Nazionale»

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I gol sono sempre belli, ma lo sono di più se servono a qualcosa e, nel caso specifico della Sampdoria, alla salvezza: è questo in sintesi il pensiero di Fabio Quagliarella, che ha segnato due reti di fila a Inter e Frosinone e conta di proseguire: «Portano fiducia. Quello all’Inter è stato inutile, però l’ho fatto ad Handanovic, mica uno qualunque. A me ha dato soddisfazione. Ho ripreso il feeling dopo un po’ di tempo senza giocare. Montella mi ha inserito gradualmente: pochi minuti, poi mezzora, quindi titolare. Cerco di farmi trovare pronto, poi spero che di tanti tiri qualcuno finisca dentro», ha spiegato a La Gazzetta dello Sport.

 

All’orizzonte c’è la trasferta al Bentegodi, un’occasione speciale per l’attaccante, che ha un feeling particolare con il Verona: «In effetti lì mi è quasi sempre andata bene: ho fatto gol a Squizzi praticamente da centrocampo. Speriamo arrivi una rete, ma soprattutto che porti punti, perché quelle inutili alla fine lasciano un po’ di dispiacere», ha dichiarato Quagliarella, che ritrova Delneri, con cui ha lavorato alla Juventus: «Al Bentegodi feci centro in rovesciata, con la Juve, e quella volta a suo favore. Con Delneri ho un rapporto bellissimo, fatto di stima e affetto. Ritrovarlo mi darà un enorme piacere, ma in campo penso solo a fare il mio dovere. Ora che abbiamo ritrovato la vittoria dobbiamo assolutamente continuare sulla nostra strada».

 

Secondo Quagliarella il fatto che Vincenzo Montella sia stato un attaccante può aiutarlo a rilanciarsi: «A inizio carriera, a Chieti, ho avuto come allenatore Pagliari, che, se non ricordo male, era un attaccante. E infatti per me fu una grande annata, piena di gol. Più che darmi consigli, Montella riesce a capire cosa penso e cosa voglio, sa cosa dire ai miei compagni per mettermi nelle migliori condizioni. Vuole che mi cerchino molto, pretende verticalizzazioni frequenti. Unica punta? Ho giocato a Udine al centro di un tridente, con Di Natale e Pepe, ma davanti a due fantasisti non mi era mai capitato. Mi piace, mi da molta libertà di movimento. Così può arrivare la palla giusta in ogni momento».

 

Quagliarella nel corso della sua carriera ci ha regalato straordinarie imprese balistiche, per le quasi si è ispirato guardano la televisione: «Adoro guardare i gol in tv. Alla domenica sera mi metto lì e vedo tutto, dalle reti della mia Juve Stabia, a quelle dei vari campionati internazionali. Spesso rimango a bocca aperta. Vedo l’azione da diverse angolazioni e posso capire quanta qualità c’è. C’è un gol che non ho mai fatto, e che purtroppo temo di non riuscire a fare mai. Rimango ammirato da chi parte da centrocampo e salta due o tre avversari prima di segnare. Al massimo ne salto uno…», ha raccontato l’attaccante, che intanto è arrivato a quota 95 gol in Serie A: «Arrivare a 100 sarebbe una soddisfazione immensa, ma non è un assillo. Riuscire a raggiungere questo traguardo prima della fine del campionato sarebbe fantastico perché aiuterebbe molto la Samp a centrare la salvezza ed esalterebbe le mie statistiche».

 

Quagliarella, che in passato ha rivelato di sognare di incontrare Ligabue, Valentino Rossi e Maradona, ha spiegato di dover incontrare solo il Pibe de Oro per completare il suo sogno: «Mi manca solo Maradona. Ligabue ho avuto l’onore e il piacere di incontrarlo a un concerto a Torino, gran bella gioia. Ogni volta che c’è gran premio al Mugello, poi vado sempre e ho la fortuna di poter parlare con Valentino per qualche minuto: lo ammiro sotto tutti i punti di vista».

 

Sebbene abbia 30 anni, Quagliarella non si sente in una fase calante della sua carriera, anzi: «Mi sento più giovane, forse perché alla Juve ho giocato meno e non mi sono logorato. Ho giocato il giusto, visti i campioni che c’erano. Voglia di emergere? Sempre avuta: al Toro ho fatto 17 gol tra coppa e campionato», ha spiegato l’attaccante, che oltre alla maglia della Sampdoria vuole indossare quella della Nazionale: «Conte è il tecnico che ho avuto per più tempo: conosce bene i miei pregi e difetti. E quello azzurro è un sogno che non ho messo da parte, ma tutto passa da quello che farò per la Samp».

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