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Il doppio ex Dionigi: «Viola favoriti, gioco di Sousa più incisivo di quello di Montella»

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Davide Dionigi, doppio ex di Sampdoria e Fiorentina, ha commentato così la sfida che andrà in scena domenica tra le due squadre: «La Fiorentina deve vincere per forza per riprendere il cammino interrotto nelle ultime giornate. Secondo me la squadra gioca comunque un ottimo calcio, riuscendo spesso a mettere sotto gli avversari. La Samp invece è piuttosto in difficoltà – spiega a firenzeviola.it – e Montella non è riuscito a cambiare la rotta, anche per le difficoltà che si presentano entrando in corsa. Vedo la Fiorentina nettamente favorita».

Prima attaccante e ora allenatore, seppur esonerato ad ottobre dal Matera, confronta così i due tipi di calcio proposti da Sousa e Montella: «Sono due allenatori che propongono un calcio simile, dove è predominante il fattore del possesso palla. Il gioco di Sousa è più incisivo di quello di Montella – dichiara – soprattutto a livello di verticalizzazioni e pericolosità in zona gol. E’ anche vero che Montella oggi ha meno possibilità di poterla esprimere, la sua idea di calcio».

Cinque punti di distacco dalla Roma sono tanti per rientrare in zona Champions League, ma per ora la matematica non condanna i viola e il terzo posto è ancora raggiungibile secondo Dionigi: «Vedendo il calendario dico che i viola sono ancora in gioco. Peccato per gli ultimi due pareggi, anche se sono stati sfortunati, dato che, per esempio, secondo me a Frosinone la Fiorentina meritava di stravincere. Ritengo che Pradè, Angeloni e Rogg stiano facendo un lavoro straordinario, e non capisco certe polemiche che leggo, vedo e sento, vivendo a Firenze. Io credo che a livello dirigenziale si stia facendo il miglior lavoro degli ultimi anni».

Kalinic in astinenza da gol, mentre Babacar non sembra aver sfruttato al meglio le occasioni che gli sono capitate. Il problema sono gli attaccanti o il sistema di gioco proposto? «Secondo me è più una questione di sistema di gioco: nel 3-4-2-1 di Sousa, nei tre davanti c’è solamente un attaccante di ruolo vero e proprio. Il gioco sviluppato tra le linee può far sì che davanti arrivino pochi palloni, inoltre Kalinic è venuto in Italia a campionato (ucraino, ndr) già iniziato, e una flessione è fisiologica, non poteva fare l’intera stagione a tutta. Ma, ripeto, per me la Fiorentina sta facendo un grande lavoro societario che permette di mostrare questo grande calcio. Con Sousa, e la sua eventuale conferma, ci sono le basi per riprovarci l’anno prossimo – conclude – magari provando anche a puntare qualcosa di più».

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