Porta, Como Blucerchiata: «In un covo di Interisti e Juventini, battono parecchi cuori blucerchiati»
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Porta, Como Blucerchiata: «In un covo di Interisti e Juventini, battono parecchi cuori blucerchiati»

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Esclusiva SampNews24 – La Sampdoria è i suoi tifosi. Continua il nostro viaggio attraverso i club blucerchiati per scoprire come sono nati, le iniziative e il fede per la Sampdoria. Oggi saliamo in Lombardia per conoscere i ragazzi della Como Blucerchiata

Il nostro viaggio tra i club blucerchiati continua. Lasciamo la Liguria e ci dirigiamo verso la Lombardia, destinazione finale Como. La fede blucerchiata travalica nuovamente i confini e si radica anche in realtà lontane dove, come è normale che sia, la prevalenza di tifosi sostiene altre squadre, come possono essere l’Inter e la Juventus. Ad aspettarci, per raccontare la nascita del club Como Blucerchiata, c’è Luca Porta, tifoso della Sampdoria fin dall’età di quindici anni. Ripercorriamo con lui il cammino che ha portato alla nascita di un club sempre presente allo stadio ogni domenica: «Ho quarantotto anni e mi sono innamorato della Sampdoria quando ne avevo quindici. Erano gli anni ottanta, precisamente la stagione 1984/1985, si giocava Como-Sampdoria. Rimasi totalmente stregato dai tifosi blucerchiati: adulti e ragazzi che vestivano quei magnifici colori. Da allora sono rimasto entusiasta e ho iniziato a frequentare lo stadio e a informarmi sulla presenza di altri tifosi blucerchiati nella mia zona».

COME NASCE LA “COMO BLUCERCHIATA” – Iniziamo dal principio, come si mette insieme un Club blucerchiato a Como: «Già negli anni ottanta c’era una forte presenza di tifosi della Sampdoria, raggruppati in piccole associazioni di ultras che però nel tempo hanno finito per disperdersi. La nostra fortuna sono stati i social network che hanno di molto semplificato il nostro lavoro finalizzato a farci conoscere. Tramite l’uso di Facebook è stato più semplice raggrupparsi e cominciare a organizzare trasferte: nell’anno della B, quel tragico 2011, abbiamo seguito in maniera costante tutte le partite della Sampdoria, venendo a Genova per ogni trasferta. Quindi è proprio vero che la Samp la si ama soprattutto nei momenti difficili. Del nostro gruppo ci sono otto abbonati in Sud sempre presenti ad ogni partita, bene o male facciamo sempre due macchine che scendono a Genova. Per noi le partite casalinghe sono tutte trasferte, ma l’importante è vivere la nostra fede blucerchiata. Le partite più vicine, territorialmente parlando, le facciamo tutte e qualche volta ci spingiamo anche fino a Firenze e Roma. Non guardiamo nemmeno troppo al risultato delle partite, certo è importante, ma per noi è più importante riuscire a seguire il più possibile la nostra squadra. Quindi la nostra è una passione a prescindere da come finiscano le partite».

COLLABORAZIONE TRA CLUB BLUCERCHIATI – «Collaboriamo con gli altri club sul territorio, soprattutto con la Varese Blucerchiata e Maglia 12, per organizzare trasferte insieme, feste e tornei. Abbiamo un buonissimo rapporto coi ragazzi del Levante Blucerchiato, Angelo Palombo. Abbiamo organizzato un torneo di calcetto con appuntamenti che vanno a rotazione, un po’ a Como, un po’ a Genova, un po’ a Varese, in modo tale che quando c’è la sosta del campionato noi si continui a giocare. È bello avere questo rapporto con i ragazzi degli altri club, ad esempio gli amici del Levante Blucerchiato spesso ci aspettano quando scendiamo a Genova, magari si mangia qualcosa assieme».

CERCHIAMO ALTRI TIFOSI CHE CONDIVIDANO LA NOSTRA PASSIONE – È difficile trovare tifosi che vogliano partecipare in prima persona alla vita del club, sono tifosi della blucerchiati come noi ma preferiscono viverla in maniera più intima. Per questo è importante cercare di coinvolgere sempre più persone: «Il nostro è un gruppo molto eterogeneo, abbiamo tante donne e di questo sono contento, l’età varia da mio figlio che ha 15 anni fino a persone più mature. Abbiamo una pagina ufficiale e un gruppo privato su Facebook e poi un altro gruppo che si chiama “Sei un vero doriano se…” che vuole essere un modo per riconoscerci nella nostra fede blucerchiata a prescindere dai risultati, dal calciomercato. Il nostro scopo è raggruppare quanti più blucerchiati troviamo nel nostro territorio: è difficile che siano le persone a venire da noi, siamo più noi  a cercare di farci conoscere per attirare altri tifosi nel nostro club. Non è facile, la nostra realtà vede una maggioranza di tifosi interisti e juventini, c’è una buona componente di tifosi del Torino per via di Meroni. Ma sono contento di poter dire che la componente blucerchiata è molto viva. Non ci sono Club del Genoa a Como, qualche tifoso singolo, per questo il nostro “derby” del territorio è più con i tifosi dell’Inter. Al Derby della Lanterna saremo dieci, all’andata eravamo in ventitré, ma essendo questo “in trasferta” è normale. Noi siamo contenti lo stesso, per noi la Sampdoria è importante viverla a prescindere da chi sia l’avversario anche se quella contro il Genoa resta la partita più importante del campionato».

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