Maurito e quel ritorno da avversario: il Ferraris lo attende - Samp News 24
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2014

Maurito e quel ritorno da avversario: il Ferraris lo attende

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Chissà quale sarà la reazione dei tifosi blucerchiati. L’anno scorso, in un grigiore generale che ha portato a una salvezza comunque difficile, Mauro Icardi è stato uno dei pochi ad accendere qualche sprazzo. Poi la decisione di lasciare la Samp già a marzo, con l’accordo tra blucerchiati e Inter intavolato e concretizzato poi a luglio.

I nerazzurri hanno comprato la metà del giocatore per sei milioni di euro, con la promessa di riscattare l’altro 50% dell’attaccante a giugno. Del resto, perché non farlo? L’argentino sta confermando quanto di buono aveva fatto vedere alla Samp. Nonostante la pubalgia che lo ha tenuto un po’ fuori dal campo, il numero 9 nerazzurro è a quota sei gol in diciassette partite stagionali. Nel grigiore dell’Inter di Mazzarri, sempre restio al lancio dei giovani, Icardi sembra una delle poche luci.

E quando il tifoso sampdoriano pensa a Icardi, viene subito in mente il caldo di Castellamare di Stabia. Altro che San Siro. Però quel giorno Icardi divenne Maurito, grazie al gol che permise alla Samp di portar via tre punti dal campo della Juve Stabia. E da lì, i tifosi hanno avuto sempre un occhio di riguardo per lui. Niente prestito al ritorno in A: Icardi rimane a disposizione di Ferrara, che però lo vede poco: appena 110′ in campo nelle prime 12 giornate.

Nonostante la poca vena della Samp, Icardi sembra un fantasma. Poi l’altra svolta: il gol nel derby e la buona prestazione contro il Genoa ne fanno l’idolo indiscusso. Provoca l’autogol di Bovo, segna il 3-1 finale: è un bel lasciapassare verso il paradiso, nonostante gli appena 19 anni che si porta dietro. E da lì il posto da titolare è indiscutibilmente suo.

La terza e ultima pietra miliare del suo biennio a Genova è la doppietta allo Juventus Stadium. Due destri che imbarazzano persino Buffon e la squadra di Conte. Quel giorno non è più solo Maurito per i blucerchiati, ma anche per Prandelli. Che comincia a dargli un’occhiata, lo vorrebbe provare. E Icardi non dice no, attende. Nonostante Sabella – C.T. argentino – si scomodi per venire a vederlo contro la Roma (dove segna ancora, dopo il poker al Pescara).

Maurito sceglie l’Argentina, così come sceglie l’Inter già nel marzo 2013. L’accordo è praticamente fatta e l’impressione è che l’attaccante cominci a tirare indietro la gamba in vista del passaggio a Milano. Più semplicemente, essendo giovane, subisce molto il momento negativo della Samp di Delio Rossi, che vince una gara delle ultime undici dello scorso campionato. Ancora contro la Juve e Icardi segna il momentaneo 3-1: sono dieci in campionato.

Poi l’addio. Di Icardi si è parlato molto sulle cronache rosa, visto che Wanda Nara, ormai ex moglie di Maxi Lopez, ha lasciato l’attaccante della Samp per il più giovane compagno di squadra. Sul campo, si è visto poco, almeno fino a febbraio: l’ennesimo gol alla Juventus, poi gli infortuni e tanto gossip. Icardi ci ha tenuto a smentire tutti in queste ultime settimane: quattro gol e due assist nelle ultime nove giornate.

Ora tornerà al Ferraris, dove i tifosi lo hanno vissuto come una brezza rinfrescante, ma breve, nella tempesta. La verità è che l’argentino – per doti tecniche – pare destinato a una carriera ancora più grande. La testa, però, è quella di un ragazzo di vent’anni, esploso nella Genova blucerchiata e che vuole spiccare il volo. Vedremo se la Samp glielo consentirà. C’è chi è curioso del primo incrocio con Maxi Lopez; noi lo siamo della prima volta da avversario al Ferraris.

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