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Next Generation Sampdoria: affiliata anche la “San Giorgio 1926”

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Next Generation Sampdoria si espande sempre di più. Il progetto, che ha il duplice scopo di disseminare per il territorio nazionale centri tecnici correlati con il mondo blucerchiato e di creare rapporti di affiliazioni con società locali e non, è sbarcato questa settimana anche a San Giorgio a Cremano, comune in provincia di Napoli.

Presso la fonderia “Righetti” di Villa Bruno, in concomitanza con la celebrazione dei 90 anni di storia della società locale, è stato suggellato l’accordo tra la San Giorgio 1926 e l’U.C. Sampdoria. Non solo un sodalizio importante a livello sportivo, ma anche una forma di riscatto sociale, come ha spiegato il sindaco Giorgio Zinno, presente all’evento: «Si tratta di una riscossa dello sport a San Giorgio a Cremano, partendo dalla riapertura del “ Palaveliero”, la riqualificazione di una zona. Il San Giorgio per ciò che ha fatto è un’altra soddisfazione per questa città. Lo sport fa bene al corpo e alla mente, forma gli uomini, con le sconfitte e le vittorie, tutti vogliamo vincere ma anche le sconfitte servono a crescere sia nel fisico che come cittadini Sangiorgesi di domani. Siamo presenti come amministrazione a tutti gli eventi importanti, è un’osmosi con le società. Saremo vicini a tutte le società – promette il primo cittadino – presto riapriremo il campo “ Baracca ” e questo sarà un ulteriore incentivo per allontanare i ragazzi dalle strade così da crescere meglio facendo sport».

«L’amministrazione da quando si è insediata ha deciso di puntare sullo sport – ha proseguito Ciro Sarno, assessore allo sport – per essere vicino alle famiglie e ai bambini che lo praticano. Oggi festeggiamo i 90 anni della società San Giorgio e loro hanno voluto presentare questo nuovo connubio con la Sampdoria che è la Next Generation, un progetto che seguirà i bambini dai 5 ai 15 anni, in un momento di crescita importante».

Non poteva mancare Giovanni Invernizzi, Responsabile del settore giovanile della Sampdoria, che ha così illustrato i primi passi da compiere: «Uno dei primi obiettivi insieme al sindaco è il ripristino del campo “ Baracca ”, che è nei ricordi di molti Sangiorgesi. Abbiamo preparato la delibera definitiva, che presenteremo al consiglio, e cercheremo di portare avanti questo progetto in modo tale da poterlo riconsegnare ai cittadini e alle società per tornare a fare sport in modo qualificato, perché lo meritano. Lo scopo è cercare di essere presenti sul territorio rappresentati da queste società, e poi riuscire a portare qualche ragazzo interessante su a Genova. Solo il fatto che noi veniamo qui con allenatori e tecnici,  otto o dieci volte all’anno, portando la nostra mentalità e i nostri lavori, è un chiaro  momento di vicinanza con i ragazzi, poi ci sarà l’occasione per i raduni e i provini dove verrò io con i miei collaboratori e poi quando verranno loro su a Genova per fare partite amichevoli e i provini».

La parola passa a Carmine Fico, presidente della San Giorgio 1926: «Con la collaborazione di Billi (presidente scuola calcio Quartiere Orientale, ndr) e con la Next Generation riusciremo nel nostro intento di far crescere bene i ragazzi, che sono il futuro del calcio. Una “cantera” fatta per i ragazzi, che servirà a toglierli dalle strade appena finita la scuola».

Lo stesso Giovanni Billi ha aggiunto poi: «Il progetto nasce da una collaborazione con il direttore della prima squadra della Sampdoria – riporta ilcorrieredelpallone.it – lo curo da anni e nasce anche come discorso sociale, il nostro territorio lo conosciamo e il nostro obiettivo è aiutare i giovani disagiati. L’intento è anche formare giovani per un grande club come la Samp e anche quello di infoltire il bacino locale. Poi si spera un giorno di fare come all’estero, puntare tutto sui giovani in modo tale da poter aiutare anche la nazionale. Con Next Generation e con la collaborazione di Riccardo Pecini della Sampdoria faremo in modo che ci sia uno scambio intercalcistico, i mister andranno a Genova per seguire i corsi elitari per formarli al top. I giovani saranno stimolati ancora di più nella crescita in modo tale da poter giocare forse un giorno per la Sampdoria. Chi vivrà, vedrà».

Ruolo centrale, quello di Stefano Ghisleni. Il coordinatore del progetto Next Generation Sampdoria ha sottolineato come sia stato compiuto un grande passo soprattutto nella ricerca dei talenti: «E’ un progetto che ha una valenza calcistica importante, dietro c’è un gran lavoro di scouting che è fondamentale. C’è una collaborazione con tecnici e dirigenti, non perché non siano competenti ma per cercare una strada e un percorso comune. L’obiettivo è cercare di trovare ragazzi da portare alla Samp, ma in generale quello di promuovere una nuova cultura sportiva, che sia positiva per il mondo del calcio, un mondo che spesso non è basato sulla correttezza, ma su furbizia e disonestà. Ha una duplice valenza, una calcistica forte e una formativa ed educativa, di condivisione sportiva, speriamo positiva. Come dico sempre a Giovanni Invernizzi, arrivare in Serie A e  giocare è veramente difficile. Per me avere come riferimento una persona come Giovanni è fondamentale, perché è un uomo di sport importante, che ha valori e qualità calcistiche importanti. Avere lui come responsabile del settore giovanile è una garanzia per genitori e bambini, per tutti; mi piacerebbe considerarlo come il nostro riferimento e costruire calciatori che abbiano le sue competenze umane ma anche tecniche, perché ha giocato 10 anni in Serie A. Noi collaboriamo in Campania anche con l’Academy Benevento, abbiamo 12 centri tecnici e una ventina di società affiliate, da Milano a Trapani. In Campania questo è il centro tecnico fondamentale – conclude – soprattutto per l’attività di scouting».

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