Tuttosport – Sereni, il doppio ex: «La Samp è il suo allenatore»

Matteo Sereni può certamente dire la sua riguardo il prossimo match dei blucerchiati. Il classe ’75 ha vissuto entrambe le realtà durante la sua quasi ventennale carriera. Samp-Torino è una sfida speciale per l’ex portiere, che ha giocato per cinque stagioni con la maglia del Doria e tre con quella granata: «Per me è una sfida dalle emozioni forti, perché sono i club del mio cuore. Nella Samp sono cresciuto, al Toro sono molto affezionato. Per loro sarà un match come altri, di inizio stagione». Le prospettive saranno ben diverse: «Il Toro in stagione è chiamato all’impresa più difficile: ripetersi. Non è mai semplice».

In attacco, il Torino ha sostituito Immobile-Cerci con Amauri-Quagliarella: «E’ doverosa una premessa». Sereni si spiega meglio: «Spesso le decisioni di mercato non sono solo dettate da necessità tecniche. Cerci e Immobile sono andati via perché attirati da offerte molto importanti: il calcio adesso è così – dice l’ex estremo difensore ai microfoni di “Tuttosport” -. La decisione di puntare su Amauri e Quagliarella è una scelta precisa: affidabilità. Loro rappresentano una certezza e hanno scritto pagine di calcio italiano: devono dimostrare di essere ancora al top. Sulla carta è una coppia di alto livello, di sicuro parliamo di due bomber di razza. Credo che finora la politica granata si sia rivelata vincente».

Se Sereni conosce bene Cairo, forse sa qualcosa di meno riguardo Ferrero: «Solo il futuro potrà stabilire se avrà fatto bene o male: ha bisogno di tempo, come qualsiasi presidente al via di un’avventura complicata come quella del calcio dalle nostre parti». Gli obiettivi della Samp di quest’anno: «La Samp è il suo allenatore: Mihajlovic da solo è il 70 per cento della squadra. Fa la differenza: conoscendolo, scenderebbe in campo lui…».