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30 anni e non sentirli: 1986, pareggio alla 4.a contro il Verona

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Torniamo al 1986/1987, al primo campionato di Vujadin Boskov sulla panchina della Sampdoria. La quarta partita della Sampdoria di Boskov si gioca in casa del Verona di Bagnoli e l’allenatore blucerchiato ripropone l’undici visto in campo contro il Como: Bistazzoni tra i palli, Mannini Paganin Fusi e Vierchowod in difesa, Pellegrini, Pari, Cerezo e Salsano a centrocampo Mancini e Vialli per l’attacco.

Il primo tempo è di sostanziale studio, la Sampdoria passa i primi venti minuti di gioco a cercare di portarsi a ridosso dell’area per arrivare al tiro, senza successo. La rete del vantaggio infatti, al ventesimo del primo tempo, arriverà solo grazie al penalty concesso per il fallo in area su Vialli. Uscita scomposta di Giuliani, Vialli letteralmente vola a terra, per l’arbitro D’Elia di Salerno non ci sono dubbi è calcio di rigore: è lo stesso Vialli a depositare dagli 11 metri la palla alle spalle del portiere del Verona. Per il primo tempo sarà l’unico tiro verso lo specchio della porta. 

Con il passare dei minuti di gioco emergono gli esterni del Verona, di cui uno è una vecchia conoscenza della Sampdoria, Galia, che costantemente mette in crisi la difesa blucerchiata. E sarà proprio Galia che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, metterà a segno la rete del pareggio nonché sua terza marcatura in campionato. Si chiude con il risultato di pareggio la quarta giornata della Sampdoria che aggiunge un solo punticino alla sua, molto magra, classifica. Il prossimo avversario non è sicuramente da sottovalutare, seppur si giocherà in casa davanti al proprio pubblico, arriverà infatti il Napoli di Maradona, ma questa è un’altra storia e la si dovrà raccontare un’altra volta.

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