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30 anni e non sentirli: 3 luglio 1985, la Sampdoria alza al cielo la Coppa Italia

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In realtà non sono proprio trent’anni, come recita il titolo della nostra rubrica, però poco importa. La data del 3 luglio 1985 è una di quelle da ricordare sul calendario blucerchiato. È la data del primo trionfo di Paolo Mantovani, dei blucerchiati. È la data del primo titolo che finisce in bacheca e fortunatamente per noi, non l’ultimo. È la data della Coppa Italia.

Il cammino della Sampdoria in quella Coppa Italia era stato denso di emozioni. Era iniziato con la fase a gironi assieme a Catanzaro, Lecce, Cavese, Bari e Udinese. Era iniziato il 22 agosto del 1984 con un pareggio firmato Trevor Francis, al 70’ minuto di gioco dopo che i blucerchiati erano andati sotto a causa della rete di Cascione del Catanzaro. Segue il match che consacrerà di nuovo l’inglese a trascinatore dei blucerchiati: la partita è Lecce – Sampdoria, il 26 agosto 1984. Trevor Francis è in palla e deposita la sfera per ben tre volte alle spalle di Pianetti.
Il match successivo è contro la Cavese, partita che finisce al di là del punteggio tennistico: 8-1, Vialli mette in gol una doppietta, Beccalossi lo segue a ruota, gol personali anche per Pari, Salsano, Renica e Mancini. Gli ultimi due match sono contro Bari e Udinese: di nuovo una vittoria e un pareggio, Renica e autorete di De Tizio per la prima partita, Scanziani e doppietta di Francis per quello contro i bianconeri. L’inglese è a quota sei gol nella competizione.

Arrivano gli ottavi dove l’avversario è il Pisa: la Sampdoria vince grazie a Bordon che al primo minuto di gioco para il rigore a Kieft e grazie a Vialli di nuovo a segno con una doppietta. È la prima vittoria del 1985, siamo nel mese di febbraio. La partita di ritorno vede l’infortunio al piede di Pari dopo il gol segnato che porta in vantaggio la squadra blucerchiata, Beccalossi torna alla rete e chiude il conto contro il Pisa. Quarti di finale contro i Granata si inizia con un pareggio a reti inviolate, ma al ritorno è la Sampdoria a farla da padrone e di nuovo l’inglese a scatenarsi: apre le marcature Vierchowod, doppietta di Francis che sale a quota otto gol nella competizione, chiude il conto Mancini. E la Sampdoria passa in semifinale contro la Fiorentina.
I blucerchiati si chiudono in trasferta a Firenze e come contro il Toro ottengono un prezioso pareggio reti bianche, segue la partita di ritorno con l’ennesima prestazione brillante: aiuta Occipinti con l’autorete, ma poi Francis porta a nove i gol nella competizione, chiude Vialli il conto. È finale.

In finale ci sono i rossoneri, squadra forte, neanche a dirlo. Questa volta all’andata la Sampdoria non si chiude e gioca la sua partita: Hateley spara sulla traversa ma Souness non sbaglia. Il primo round se lo aggiudica la Sampdoria. Francis si danna a centrocampo e ha la peggio, uscirà in barella dopo un durissimo scontro contro Wilkins, non giocherà la finale di ritorno. A Genova, il 3 luglio di 31 anni fa, la Sampdoria non sbaglia: apre Mancini su rigore, raddoppia Vialli e chiude il conto. Per il Milan il solo Virdis. I blucerchiati alzano al cielo il primo trofeo davanti al proprio pubblico e entrano nella storia.

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