Hanno Detto
Ventura: «Ho letto che Donati è all’ultima spiaggia, mi dispiace! Sulla situazione della Sampdoria dico questo»
Giampiero Ventura, ex allenatore del Torino e della Nazionale, ha parlato del tecnico della Sampdoria Massimo Donati e non solo: le sue parole
Giampiero Ventura, ex allenatore del Torino e commissario tecnico della Nazionale italiana, ha offerto un’analisi approfondita sulle difficoltà che la Sampdoria sta attraversando in questa fase di campionato. Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta del Mezzogiorno, il tecnico ligure ha commentato il percorso intrapreso dalla formazione blucerchiata, sottolineando gli aspetti più delicati legati alla gestione di Massimo Donati e alle prospettive future del club.
Il cammino del Doria in Serie B si sta rivelando più complesso del previsto, con una classifica che rispecchia le difficoltà incontrate sul piano del gioco e dei risultati. Donati, arrivato sulla panchina doriana con l’obiettivo di rilanciare la squadra e riportarla in zona playoff, si trova ora a dover fare i conti con un contesto complicato, caratterizzato da alti e bassi.
Blucerchiati tra aspettative e necessità di continuità
Il nodo principale rimane la continuità. La Samp, spinta dal calore dei tifosi e dalla voglia di tornare protagonista, ha bisogno di trovare un equilibrio che le permetta di scalare posizioni in classifica. Ventura ha messo in luce come l’esperienza di Donati, nonostante sia ancora agli inizi della sua carriera da allenatore, possa rappresentare un punto di partenza interessante, ma servono tempo e pazienza per consolidare un progetto tecnico credibile.
Inoltre, il club ligure deve fare i conti con una rosa giovane, in cui diversi elementi di prospettiva stanno cercando spazio e fiducia. La dirigenza continua a sostenere il lavoro dello staff tecnico, pur restando consapevole che i risultati dovranno arrivare per garantire serenità all’ambiente.
L’analisi di un momento cruciale per il Doria
Il giudizio di un allenatore esperto come Ventura rappresenta un segnale dell’attenzione nazionale sulla situazione dei blucerchiati. La Sampdoria resta una piazza importante del calcio italiano e ogni passaggio critico viene osservato con interesse. Le prossime settimane diranno molto sul futuro di Donati. Le sue parole:
DIFFICOLTA’ – «Credo non se l’aspettasse nessuno. Siamo tutti divisi a metà tra sorpresa e dispiacere. A Bari è stata fatta una buona campagna acquisti. Forse serve del tempo per assimilare le idee di Caserta che dispone di calciatori con caratteristiche tecniche diverse che offrono la possibilità di creare varianti tattiche. Dall’altra parte, c’è una Sampdoria reduce da una retrocessione in C salvata poi in qualche modo. Lo shock è rimasto. In panchina c’è Massimo Donati, mio ex giocatore a cui sono legato. Leggo che è all’ultima spiaggia. Mi spiace per entrambe. Sono le cose del calcio. Hanno bisogno di tempo».
I TECNICI DI BARI-SAMPDORIA – «Sono cose di società e non mi permetto di entrare nel merito. Quattro partite non possono determinare decisioni affrettate. Le questioni vanno studiate con lucidità. Non è vero che la B è un campionato che non t’aspetta. Ne ho vinti di campionati. Si decidono sempre a marzo, aprile. C’è tutto il tempo per recuperare. Puoi essere primo alla fine dell’andata a retrocedere. E, viceversa, risalire ai vertici dai bassifondi. Succede tutto e il contrario di tutto».
DONATI – «Come allenatore ne ho solo sentito parlare bene. È una persona seria, un professionista affidabile. Vinci due partite e sei biondo con gli occhi azzurri. Ne perdi altre due e diventi piccolo e nero. Calciatore e allenatore sono mestieri del tutto diversi».
SAMPDORIA – «Non basta cambiare allenatore per eliminare le scie negative del passato. Invece di parlare di calcio, a Genova si dovrebbe fare un repulisti mentale. Anche i nuovi assorbono vecchie scorie. Come organico, il Bari è più forte della Sampdoria».
CONTESTAZIONE A MONZA – «Hanno fatto più di ventimila abbonamenti quasi a scatola chiusa. La dice lunga su quanto sia forte l’affetto della gente. Come a Bari, del resto. Bastano due vittorie e prestazioni importanti per cancellare il recente passato. Le cose non vengono per caso. Il malumore incide. Soprattutto in settimana e fuori dal campo. Occorre isolarsi, sapendo che si è solo all’inizio del percorso».
BARI-SAMPDORIA – «Penso di esserci. Una gara importante per il Bari. I tifosi si aspettano prestazione e risultato. Delicatissima per la Samp che credo non abbia mai perso quattro partite di fila all’inizio della B nella sua storia. Se perdesse al San Nicola, saranno grossi problemi anche per la gestione dell’ambiente. Se hai già paura di perdere, non ci sarà un grande futuro».