Brunetti su Pafundi: «Penso che sia fortissimo, mi dispiace che abbia perso due anni tra scelte particolari, contratti, rinnovi»

Giacomo Brunetti, caporedattore di Cronache di Spogliatoio, ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni. I temi trattati

In un’intervista esclusiva ai nostri microfoni, Giacomo Brunetti, caporedattore di Cronache di Spogliatoio, ha parlato della situazione attuale della Sampdoria, reduce da un avvio di stagione al di sotto delle aspettative. Il tecnico Angelo Gregucci e il suo vice Salvatore Foti sono chiamati a invertire la rotta a partire dalla prossima sfida con la Juve Stabia.

Brunetti ha toccato diversi temi durante l’intervista, tra cui l’impatto degli algoritmi sulle decisioni tecniche, il rendimento dei singoli, come quello del giovane Simone Pafundi e le prospettive future per la squadra. La Sampdoria è pronta a reagire, e la prossima partita potrebbe essere la chiave per il riscatto. Di seguito un estratto di quanto proferito:

Tra le poche note liete della stagione della Sampdoria c’è Simone Pafundi. Secondo te il classe 2006 riuscirà a diventare il giocatore che Mancini aveva intravisto?

«Penso che sia fortissimo, mi dispiace che abbia perso praticamente due anni tra scelte particolari, contratti, rinnovi e l’esperienza all’estero. E’ giovanissimo e ha avuto tante attenzioni attorno, non è facile scegliere e farsi consigliare bene. Credo che abbia perso due anni e che però lui abbia avuto una esplosione troppo presto. Era già molto forte da ragazzino e forse per una questione fisica e mentale doveva aspettare per poi fare il salto. Credo che un giocatore del genere debba giocare 30 partite all’anno, poter sbagliare e avere il tempo di sbocciare che sia alla Samp o da un’altra parte».

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