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Al tavolo verde si parla una lingua segreta

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Lo slang tipico del poker è diventato così popolare che anche chi non sa nulla di questo gioco lo utilizza nella propria quotidianità.

Non è una novità che ogni sport abbia il proprio linguaggio gergale capace di dare maggiore espressività e di riassumere in una sola parola, o in pochi termini, una specifica azione. Si pensi al calcio, per esempio, dove alcuni termini come “cucchiaio” hanno decisamente semplificato il racconto di un fatto e aggiunto quel pizzico di ironia che non guasta mai. Anche attorno al tavolo verde si parla una lingua segreta e specifica di cui alcune espressioni sono diventate molto comuni persino nella vita di tutti i giorni.

Il linguaggio del poker: dal tavolo verde alla vita quotidiana


Avere dei “Cowboys”, delle ”Paperelle” o dei “Pini” in mano non è poi una cosa così chiara per chi non mastica il linguaggio segreto e criptico del poker. Ci sono delle parole, dei modi di dire e delle espressioni che però sono oggi entrati nel linguaggio comune e che vengono pronunciati in diversi contesti della vita di tutti i giorni, anche da chi di poker ne sa veramente ben poco. 

Inutile dire che conoscere il gioco del poker e tutte le sue regole di certo aiuta a rendere pertinenti le espressioni in questione alle situazioni del quotidiano. Per prendere dimestichezza con il gioco è sempre possibile formarsi su piattaforme come planetwin365 poker, dove anche i meno avvezzi a questo mondo possono iniziare ad apprenderne il funzionamento senza sentirsi spaesati, e magari iniziare a provare a giocare.

Tornando alle espressioni del poker migrate alla vita quotidiana, eccone alcune diventate oramai molto frequenti.

Andare in All-in

Questa è forse l’espressione più utilizzata, conosciuta e chiara nel suo significato. “Andare in all-in” viene spesso detto nella vita di tutti i giorni per dichiarare la voglia di giocarsi tutto, di essere disposti a rischiare qualunque cosa pur di raggiungere un obiettivo, sia esso personale o lavorativo. 

Nel poker, questo termine, che significa letteralmente “tutto dentro” in riferimento al piatto, è da collegare alla mossa del puntare tutto l’ammontare delle chips a disposizione su una combinazione precisa ritenuta vincente.

Fare Check

Altro termine molto in voga anche al di fuori del tavolo verde è “check”. “Fare un check” significa controllare e analizzare ogni cosa prima di prendere una decisione definitiva. 

Anche nel poker questa parola ha un significato simile. Nel gioco, “fare check” vuol dire passare, lasciare la parola al prossimo giocatore per capire meglio l’andazzo del gioco, tenere sotto controllo la situazione prima di esporsi con qualsiasi tipo di puntata. Questa mossa è spesso utilizzata dai giocatori per tutelarsi e prendersi del tempo. 

Dal poker al mondo fuori

I “Cowboys”, le “Paperelle” e i “Pini” di cui si è parlato inizialmente corrispondono rispettivamente a una coppia di K, una coppia di 2 e una coppia di Assi. Ma questi in effetti non sono termini così utilizzati. 

Tornando alle espressioni entrate a far parte del linguaggio quotidiano, si possono trovare soprattutto vocaboli e acronimi impiegati nel mondo dei videogames. 

Il verbo “grindare”, per esempio, nel poker si riferisce alla volontà di accumulare più mani su più tavoli differenti. Nell’ambito dei videogiochi, invece, questo termine significa per i gamer ripetere più volte lo stesso livello per accumulare esperienza, forza e risorse prima di passare allo step di gioco successivo.

Infine, l’acronimo GGWP (“Good Game, Well Played” cioè “Bella partita, ben giocata”), che sia nel poker online sia nel gioco digitale viene utilizzato per complimentarsi con un giocatore che ha vinto perché più forte o più abile nell’uso di specifiche strategie.

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