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Alvarez: parabola discendente, in panchina per meriti altrui

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Ricky Alvarez aveva convinto nella stagione 15/16 tanto da meritarsi il rinnovo contrattuale, adesso complice la crescita di Bruno Fernandes, Dennis Praet e Filip Djuricic è ai margini

La Sampdoria, mai come quest’anno, si trova nella situazione di avere abbastanza scelta in alcuni ruoli chiave. E se la scelta non è tanta c’è comunque un sostituto all’altezza per coprire ogni ruolo sul campo (eccetto i terzini, in quel ruolo sono anni che non abbiamo giocatori all’altezza). Nel ruolo di trequartista, ad esempio, Ricky Alvarez ha finito per contendersi il posto con Bruno Fernandes, con Dennis Praet e ultimamente con Filip Djuricic. Ed è proprio questa grande varietà che ha portato Mister Giampaolo, lentamente, a rinunciare al giocatore argentino in favore degli altri elementi della rosa. Sgomberiamo il campo: sono più i meriti degli altri che i demeriti di Alvarez ad aver fatto la differenza. Ricky aveva iniziato anche bene, come dimostrano alcuni voti in pagella a fine gara. Nella prima giornata contro l’Empoli, quando ancora la sua titolarità non era in discussione, la sua prestazione gli era valsa un sette; nella successiva con l’Atalanta un’altra sufficienza più che abbondante. Poi è arrivata la partita contro la Roma, la beffa più che assoluta, dove Alvarez ci ha messo del suo facendosi espellere per proteste ma nemmeno in quella occasione aveva giocato male.

GLI ESPERIMENTI DI GIAMPAOLO: DA PRAET A BRUNO FERNANDES – La partita contro la Roma ha come corollario importante la squalifica a Alvarez per due giornate. Giampaolo si trova costretto a ragionare sulla sua sostituzione e decide di puntare subito su Praet che inizialmente non convince e viene sostituito da Bruno Fernandes. La staffetta si ripropone la partita successiva titolare Dennis Praet (6 in pagella a fine gara ma con ammonizione) e sostituzione con Bruno Fernandes. Il match che vede Alvarez tornare titolare è quella contro il Cagliari, sconfitta per la Sampdoria con risultato finale di 2-1, resta novanta minuti in campo ma è poco lucido. La partita della svolta, negativa per Alvarez, è quella contro il Palermo: in campo c’è tensione, la squadra rosanero è andata in vantaggio e il giocatore argentino ha rimediato il giallo. Arrivano le sostituzioni: fuori Linetty dentro Bruno Fernandes, fuori Alvarez (4,5 il voto finale) dentro Praet. La nuova linfa permette alla Sampdoria di pareggiare e da quel momento l’impiego di Alvarez in campionato è una parabola discendente.

DAL DERBY DELLA LANTERNA: FERNANDES TREQUARTISTA – Ancora una partita, quella deludente contro il Pescara, poi arriva il Derby della Lanterna che vede per la prima volta titolare Bruno Fernandes al posto di Alvarez (subentrerà giocando solo 20 minuti). Dalla decima partita di campionato ad oggi, in un cerchio che va a chiudersi dalla Juventus in trasferta alla Juventus in casa, Alvarez è stato schierato titolare solo 5 volte e quasi sempre sostituito. Le restanti quindici partite le ha viste in panchina e in due casi non è stato nemmeno convocato. Il motivo della sua progressiva esclusione va ricercato in parte nelle sue prestazioni, al di sotto della sufficienza, ma soprattutto in quelle dei suoi diretti competitori sul campo. Bruno Fernandes ha dimostrato maggior affidabilità e un senso della porta più pronunciato di Alvarez e, seppur non tutte le colpe sono a lui ascrivibili, molti risultati negativi siano arrivati con l’Argentino titolare: la sconfitta in casa contro il Chievo è un esempio. Ora, non solo Fernandes e Praet si sono dimostrati giocatori più in palla per il ruolo di trequartista (meglio il primo del secondo) ma anche Filip Djuricic si è fatto avanti per coprire quella zona di campo, seppur sia stato spesso utilizzato in staffetta sulla fascia. Questo riduce ancora di più le possibilità di Alvarez di vedere il campo da qui alla fine del campionato per gli indiscutibili meriti dei suoi compagni di squadra.

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