Ascoli-Sampdoria, partita da Serie B: bisogna ripartire dalle poche cose buone

Ritornando sulla partita giocata ad Ascoli è una delle più brutte della Sampdoria di Pirlo a prescindere dal risultato

A una settimana dal match tra l’Ascoli e la Sampdoria resta una delle gare più brutte per quanto espresso in campo da entrambe le squadre. Per coloro che avevano criticato Andrea Pirlo e la Sampdoria per il loro approccio al calcio, poco adatto alla Serie B, questa partita ha probabilmente sfatato il mito che il calcio sporco e poco tecnico è comunque poco prolifico.

La partita è stata caratterizzata da continui interventi fisici e un gioco spesso frammentato, con entrambe le squadre che sembravano più interessate a fermare l’avversario piuttosto che a costruire azioni offensive fluide. Tuttavia, nonostante la partita possa essere stata lontana dallo spettacolo calcistico di alto livello, la Sampdoria ha dimostrato che può essere pericolosa quando crea occasioni in campo.

In particolare, alcuni giocatori come il giovane attaccante Manuel De Luca ha dimostrato di poter fare la differenza quando vengono coinvolti nell’azione al netto dell’errore a tu per tu con Emiliano Viviano. Sebbene la partita abbia deluso in termini di spettacolo, è importante sottolineare che la Serie B può essere notoriamente una competizione fisica e tattica, dove il risultato spesso prevale sulla bellezza del gioco. Pirlo e la Sampdoria sembrano aver capito questa realtà e stanno cercando di costruire una squadra capace di adattarsi alle circostanze oltre che all’avversario.