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Bonazzoli sulla sfida col Palermo: «La Samp è una tigre ferita»

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Quella di Emiliano Bonazzoli con la Sampdoria sarebbe potuta essere una storia diversa, molto più felice di quanto non sia stata. L’ariete di Asola, arrivato a Genova ad agosto 2005, mise a segno la bellezza di 9 goal in 17 partite, trascinando i blucerchiati di Novellino. Il 28 dicembre, però, il classe ’79 riportò in allenamento un brutto infortunio al ginocchio destro che lo costrinse a chiudere anzitempo il suo campionato.

 

Senza il suo attaccante, la Samp zoppicò parecchio, chiudendo alla fine la stagione con una stiracchiata salvezza a quota 41 punti. Il campionato successivo la sfortuna non abbandonò Bonazzoli, che si infortunò nuovamente, questa volta al ginocchio sinistro. Altra operazione, altro tempo passato lontano dai campi di gioco. Quando poi l’attaccante tornò a disposizione, il fiuto per la rete mostrato nei primi mesi in blucerchiato sembrava svanito, e così lasciò definitivamente Genova a gennaio del 2009 accasandosi a Firenze, nell’amito dell’operazione che portò Giampaolo Pazzini a compiere il percorso inverso.

 

Bonazzoli ha conservato però un ottimo ricordo del suo soggiorno in Liguria e delle stagioni alla Sampdoria, e non ha perso l’occasione di dire la sua sulla prossima sfida che vedrà i blucerchiati opporsi al Palermo in una sfida davvero delicata: «I blucerchiati provengono da quattro sconfitte consecutive – ha chiosato ai microfoni di Ilovepalermocalcio.it -, ma giocheranno in casa. Sicuramente non penso che Giampaolo rischi la panchina, daranno il massimo per conquistare i tre punti davanti il loro pubblico che cercherà di dargli quella spinta in più. Ma se le cose andranno male potrebbe essere un’arma a doppio taglio perchè quando le cose non vanno bene i tifosi cominciano a rumoreggiare. La Sampdoria sarà una tigre ferita, ma con ancora fuori gli artigli. Mentre dall’altra parte, ci sarà un Palermo che ho visto molto bene con la Juventus, un Palermo in forma. A parte la sconfitta con i bianconeri, sta giocando molto bene, ha preso tre punti fondamentali a Bergamo. Si vede la mano dell’allenatore».

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