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Boni: «A gennaio servono giocatori utili, non nomi! Gregucci e Foti finora non mi hanno convinto» – ESCLUSIVA

Loris Boni, ex centrocampista della Sampdoria, ci ha rilasciato un’intervista in esclusiva sul momento della squadra di Angelo Gregucci: le sue parole
Loris Boni ha giocato per quattro stagioni con i colori blucerchiati addosso, rimanendo un tifoso della formazione ligure! Tra il 1971 ed il 1975 arriva a collezionare novantanove presenze e cinque reti col Doria, il tutto prima di trasfirsi alla Roma. L’ex centrocampista della Sampdoria oggi ha parlato con noi di SampNews24, concedendoci un’intervista in esclusiva sulla squadra di Angelo Gregucci (e non solo). Le sue parole:
LE PAROLE DI LORIS BONI
La stagione della Sampdoria rischia di diventare un incubo. Qual è il suo giudizio sul percorso dei blucerchiati finora?
«Parlare della Sampdoria è come stilare un romanzo, è una situazione assurda! Parliamo di una società di calcio che dovrebbe essere un po’ più lineare, con un programma per riportarla a livelli accettabili. La cosa che mi preoccupa di più è il fatto che ci siano diverse persone avvicendate nel progetto dei blucerchiati, le quali creano solo confusione. Tutto questo per non parlare a livello di capacità. Questa società ha rilevato una Sampdoria a pezzi e l’ha fatta diventare ancora peggio».
Prima l’esonero di Donati e poi l’arrivo di Gregucci e Foti. Cosa ne pensa dello staff tecnico della Samp?
«Non mi stanno convicendo Gregucci e Foti, secondo me hanno solo aumentato ancora di più la confusione. Prima prendi Foti e poi richiami Lombardo, non si capisce bene chi abbia fatto queste scelte. Va bene l’esonero di Donati, ma ci si auspicava una scelta un po’ più gradita ai tifosi. In panchina bisognava richiamare Lombardo e basta! Mi crea molto imbarazzo vedere Lombardo far parte di una triade così, non vedo il perchè della scelta di Gregucci e Foti. L’ambiente della Sampdoria aveva bisogno di concretezza e gente che avesse vissuto certe esperienze, com’è successo nella scorsa stagione. Io penso che sarebbe stata questa la scelta da fare».
Crede che il calciomercato possa mettere una pezza ai problemi della rosa della Sampdoria? Cosa serve oltre ad un ricambio per Coda?
«Credo che non servano dei geni per andare a trovare i giocatori giusti per rinforzare questa squadra! Non c’è bisogno di andare in Francia o da altre parti a prendere dei calciatori che siano utili alla Samp, ne servono di adatti al calcio che si fa in Serie B. Serve gente che conosca la categoria e che venga per sposare la causa, non giocatori che vengano a svernare. Ne servono di grande personalità e penso che ce ne sia bisogno in tutti i reparti, dalla difesa al centrocampo, passando per l’attacco. La Sampdoria finora ha fatto acqua in tutti i reparti, serve prendere 3/4 giocatori indispensabili. Non bisognerà sbagliare la scelta di chi acquistare, non servono dei nomi che poi non si rilevino utili alla causa. Non si possono fare certi errori, bisogna calarsi in questa realtà e capire che serve concretezza e non il nome!».
Qual è la sua opinione sui tanti vituperati algoritmi introdotti dal CEO dell’area football Jesper Fredberg?
«Io penso che per fare calciomercato non serva prendere una persona con un nome, ma senza esperienza. Sono cose che chi sa di calcio le percepisce da lontano, è difficile pensare a certe scelte dettate da chi non era interno alla Sampdoria. Si ascoltano delle persone solo per il nome, questo perché si pensa che possano risolvere la situazione. Alla fine questi poi fanno arrivare giocatori che in un gruppo non fanno la differenza. Io dico che bisogna cercare i giocatori nella categoria, non serve prendere dalla Serie A o giocatori francesi o altro. Serve restare in questa categoria, evidenziare i ruoli determinanti e prendere i calciatori che possono essere utili a questa causa».
Il Cagliari di Fabio Pisacane è una delle realtà più giovani del campionato di Serie A. Che ne pensa della formazione sarda?
«Pisacane sta dimostrando che come allenatore non è uno sprovveduto, ha una squadra giovane. Credo che al Cagliari possa servire qualche acquisto che possa fare comodo. In questo momento si vive un po’ sull’entusiasmo di questi giovani, ma in Serie A contano i risultati. Secondo me Giulini a gennaio prenderà senza dubbio un innesto, questo anche perché penso che l’assenza di Belotti sia pesante per i rossoblù!».
Passando alla Serie A: al momento la lotta per lo scudetto comprende 4 squadre come Milan, Napoli Inter e Roma. Secondo lei chi vincerà alla fine?
«Io quest’anno vedo un campionato di Serie A molto equilibrato, ma livellato al ribasso. Non vedo mai una squadra che giochi con una certa continuità, dimostrandoti quindi che è la più forte. Io vedo delle squadre che se la giocano, potendo vincere e perdere con tutti. Io credo che Napoli, Roma, Milan ed Inter siano solo le squadre che hanno sbagliato meno».
Si ringrazia Loris Boni per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista
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