2015

Braida e l’occasione mancata con la Samp: «Il rammarico resta»

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Ariedo Braida e un destino mai veramente incrociato con la Sampdoria. Negli ultimi mesi della presidenza Garrone, l’ex dirigente del Milan aveva firmato un contratto per lavorare in blucerchiato, ma quel ruolo da pleni-potenziario accordato con l’ex presidente doriano non vedrà mai la luce. All’arrivo di Ferrero, Er Viperetta ha deciso di battere altre vie e quindi Braida si è separato dalla Sampdoria.

OCCASIONI – Il presente lo vede impegnato al Barcellona, contento di averlo tra le sue fila dirigenziali. E così “Il Secolo XIX” ha intervistato proprio Braida riguardo a ciò che sarebbe potuto essere con la Samp e al suo impiego in blaugrana. Qui riportiamo alcuni passaggi dell’intervista: «Diciamo che nella vita a volte succedono cose che non ti aspetti. Il Barcellona è un grande club, forse il primo al mondo, ma io avevo accettato con entusiasmo la possibilità di gestire la Sampdoria e ci tenevo moltissimo. Tra l’altro vi garantisco che avevo un’offerta ancora più importante quando dissi sì alla Samp, eppure non ebbi alcuna esitazione».

FASCINO SAMP – Ci si chiede come mai ci fosse tutta questa voglia di Samp: «Mi affascinava il progetto, la piazza e naturalmente la società. Io studio molto la storia e nel calcio italiano quella della Samp è stata sempre una famiglia di persone di spessore, con grandi valori e levatura. Mi piaceva l’idea di calarmi in quel contesto, respirare quell’energia. Un po’ come quando si pensa a grandi del passato come Mitterand o De Gaulle: magari si odiavano, ma erano grandi persone. Peccato, mi è dispiaciuto molto non esser rimasto». C’è curiosità anche nel sapere l’altra grande offerta che era arrivata: «Preferisco non dire il nome. Era un club estero. Vi basti sapere che dal punto di vista economico era un’offerta incredibile».

FERRERO E MIHAJLOVIC – Con Ferrero i rapporti sono normali, nonostate l’addio: «Rapporti civili, da adulti: è venuto l’altra sera a vedere la partita di Champions (Barca-City, ndr) con il suo avvocato e il d.s. Osti, che è un’ottima persona e avrei voluto lavorarci insieme. Tutti e tre sono stati ospitati credo in maniera egregia qui al Camp Nou. Io alla fine ho accettato la soluzione propostami per interrompere il rapporto e la vita va avanti. Alla mia età non ho voglia di fare tanti discorsi, però il rammarico resta…». E pensare che Braida aveva previsto questa stagione straordinaria della Samp: «Chiedete a Mihajlovic cosa gli avevo detto l’anno scorso a fine campionato: «Resta ancora un anno e vedrai che quello dopo andrai in una grandissima squadra». Non dico altro».

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