Gli Ex
Ex Sampdoria, Cagni: «Il calcio italiano non sta andando bene! I settori giovanili sono un problema»
Luigi Cagni, ex allenatore della Sampdoria, ha rilasciato delle dichiarazioni sui problemi del calcio moderno
Luigi Cagni, ex allenatore della Sampdoria, ha rilasciato a TuttoMercatoWeb dichiarazioni schiette e dirette, delineando i problemi che, a suo dire, tormentano il calcio italiano al giorno d’oggi. Tra le criticità più grandi, il tecnico ha puntato il dito sui settori giovanili e sulla conseguente mancanza di talenti per la Nazionale.
Nazionale e la carenza di talenti
La conseguenza diretta dei problemi nei settori giovanili, secondo Cagni, è la mancanza di veri talenti emergenti in grado di fare la differenza anche a livello di Nazionale. In passato, l’Italia era un serbatoio inesauribile di campioni, mentre oggi si fa fatica a trovare giovani promesse che possano ereditare il ruolo dei grandi del passato.
Questo si traduce in una ridotta competitività a livello internazionale e in una minore capacità di innovare il proprio gioco. Le parole di Cagni sono un monito per la Federazione e per i club: è necessario un ripensamento profondo delle politiche giovanili per assicurare un futuro roseo al calcio italiano e alla sua Nazionale. Le sue parole:
«Il nostro calcio non sta andando bene. Purtroppo rischiamo di non andare ancora al Mondiale. Ci sarà qualcosa che non va no? Tutte le big hanno preso allenatori esperti. Spero che arrivi qualcuno che spazzi via tutto e si ricominci da capo. E’ l’unica cosa che si può fare, perché questa non ha funzionato. ‘Arrangiati’ mi diceva mia madre da piccolo, ma questa è una parola che dovrebbero mettere nelle camere di tutti i bambini. Sono i settori giovanili i problemi, come cresciamo i giocatori. Prima devi crescere l’uomo, poi il calciatore. Di talenti ne nascono anche oggi, ma se li reprimi…Ho visto una volta un torneo di ragazzini di 6-7 anni e l’allenatore che dice ‘Possesso palla da dietro’».