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Calcagno ribatte: «Gare al pomeriggio? Si paragonano ai Mondiali ma è diverso»

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Calcagno prosegue la sua battaglia: «No alle gare di pomeriggio. Si fa il paragone coi Mondiali ma parliamo di scenari diversi»

Umberto Calcagno, vice presidente dell’AIC, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport riguardo la criticità delle partite al pomeriggio. Ecco le parole del braccio destro di Tommasi:

GARE – «Purtroppo i calciatori non possono dare un contributo, non ci viene richiesto e si tenta di darlo. In tanti ci hanno segnalato questa criticità: alle 17:15 giocare è un problema anche in Pianura Padana, non solo a Lecce o Napoli, vogliamo dare un contributo perché si abbasserebbe il livello delle partite. Si fanno paragoni con i Mondiali, ma stiamo parlando di due scenari completamente diversi. Probabilmente si poteva vivere la nostra richiesta in maniera più serena».

RICHIESTE – «Abbiamo detto che non facciamo demagogia, e poi i calciatori di A non possono fare una richiesta? Tra l’altro riguarderà anche quelli di B e C. Qui nessuno ha detto che non si giocherà senza che si dica sì a queste richieste. Però non è possibile che non possiamo fare nemmeno una richiesta».

ORARI – «Partiamo dal presupposto che ho giocato cinque volte i playoff in Serie C, a temperature abbastanza elevate. È giusto anche ragionare delle categorie inferiori: qualche passo avanti sulle 17:15 è stato fatto. Se oggi si sbandiera ai quattro venti che ci saranno solo dieci partite e non saranno alle 16:30 vuol dire che un problema c’è».

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