Carbonero tra i più positivi: il colombiano spinge per avere più spazio

Prima di Frosinone, il suo score alla Samp recitava: una presenza, appena dodici minuti giocati. Eppure Carlos Carbonero è un nazionale colombiano, uno che ha disputato un Mondiale e alla Samp non sono in tanti a poter vantare questa medaglia di merito. Arrivato in prestito dalla Roma quest’estate, il centrocampista ha avuto modo di partire da titolare per la prima volta al “Matusa”.

Nonostante la Samp abbia deluso e lo stesso colombiano abbia ricoperto compiti non congeniali al suo gioco, la sua prova è stata vicino alla sufficienza. Abituato a svariare sulla destra o attaccare gli spazi per gli inserimenti, Carbonero ha comunque svolto bene il suo compito, almeno dal punto di vista tattico, visto che si è ritrovato a dover aiutare Ivan in ogni recupero di centrocampo.

Un doppio compito, visto che poi ogni tanto si è anche lanciato in avanti. Non è certo questo il modo in cui Carbonero andrebbe impiegato: nel 4-3-1-2 di Zenga, sono due i ruoli in cui il colombiano potrebbe giocare. Da mezz’ala di spinta al posto di Soriano o da trequartista al posto di Correa: purtroppo la concorrenza è agguerrita e non sarà facile scardinarla.

Tuttavia, analizzando i dati, si nota come in realtà il colombiano se la sia cavata discretamente: tanti passaggi riusciti. Purtroppo questi sono stati sopratutto orizzontali, ma la regia non è il suo lavoro. Carbonero è anche l’uomo al “Matusa” che ha recuperato più palloni (11 contro i 10 di Chibsah), ha all’attivo 30 passaggi riusciti e ha creato tre occasioni da gol. Infine, il colombiano è stato anche il giocatori con più passaggi effettuati (62) e riusciti (56).

Carbonero a Frosinone: sicuramente uno dei più positivi nel disastro in Ciociaria (© FourFourTwo)