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Casarin: «Con il Var l’arbitro può correggersi e compiere atto di umiltà»

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L’ex arbitro Paolo Casarin ha parlato delle polemiche legate all’utilizzo del Var nel nostro campionato: le dichiarazioni

L’ex arbitro Paolo Casarin ha parlato dell’utilizzo del Var nel nostro campionato in particolare dopo l’episodio successo in Juventus-Napoli. Ecco le sue parole rilasciate ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio Rai 1.

VAR – «Ho visto gli episodi. Da quel colpo di Gatti, che andava punito, non si può giudicare la faccia da cattivo. Nel calcio contano i fatti concreti e non le espressioni del viso. In ogni caso un arbitro ha visto i giocatori che si sono radunati, va di moda di fare assemblee condominiali, il georgiano si è rialzato e tutto poi è ripreso. Non vedo perché bisogna fare il grande caso. Ma il caso è se l’arbitro con il Var può correggersi, ovvero un grande atto di umiltà. Fabbri non ha visto fallo tra Milik e Lobotka, poi è tornato indietro e ha tolto il gol. Questo deve essere il Var».

ARBITRI – «La vogliamo questa tecnologia oppure dobbiamo tornare indietro: io qui mi trovo sempre a difendere l’operato degli arbitri dopo 65 anni di arbitraggio. Loro fanno ciò che gli viene detto ed è chi produce queste cose che deve essere all’altezza del compito e non fare l’inventore del nulla». 

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