Avversari
Caso Brescia, Cellino: «Si dice che è stato fatto per dare una possibilità di salvezza alla Samp, che temo sia già fallita»
Caso Brescia, il presidente Massimo Cellino è intervenuto in merito allo scandalo che lo sta avvolgendo nell’ultimo periodo. Le dichiarazioni
Oggi è il giorno del giudizio per il Brescia, sarà il Tribunale Federale ad agire e valutare in maniera appropriata. Intanto, il presidente Massimo Cellino ha espresso le proprie considerazioni in merito a tale scandalo assai chiacchierato. Vi riportiamo le dichiarazioni riprese dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport:
SCANDALO – «Si dice che è stato fatto per dare una possibilità di salvezza alla Sampdoria, che temo sia comunque già fallita. Io non ho prove, ma mi viene da crederci perché non vedo altre motivazioni».
TUTELA – «Sento di non avere la possibilità di dimostrare che ho ragione. Abbiamo tutto per provarlo, compresa la comunicazione con la Covisoc che approva l’operazione dopo averci chiesto una serie di documenti come la quietanza dell’Agenzia delle Entrate, e se l’udienza fosse davanti al Tar avrei dormito tutte le notti. Ma sono spaventato dal presente atteggiamento del presidente federale. E’ ingiustizia sportiva, una truffa. Il Brescia è vittima e sta subendo un processo ingiusto. E’ un calcio sporco che con questa vicenda ha perso la poca credibilità che aveva».
RIPARTENZA – «Vorrei fare un passo indietro a quasi 70 anni, questo mondo è cambiato, non mi piace più. Avevo persone interessate all’acquisizione del Brescia come Andrea Radrizzani, avevo già venduto in pratica. A quattro soldi, ma avevo venduto, perché il mio tempo a Brescia era terminato. Questa roba qui ci ha persino bloccato la cessione. Io non ce la faccio più, davvero».