Gli Ex
Ex Sampdoria, Cassano: «Filtrante sotto le gambe ad Aronica, Bellucci doveva fare solo gol. Qualcosa di unico e di magico»
Antonio Cassano, ex giocatore della Sampdoria, ha ricordato uno dei migliori assist della propria carriera. Le dichiarazioni
Antonio Cassano, in un’intervista al canale social Vivaelfutbolofficial, è tornato indietro nel tempo per rivivere uno dei momenti più magici della sua carriera. Il fantasista barese ha voluto condividere con gli appassionati di calcio il ricordo di quello che lui stesso definisce il miglior assist mai realizzato. Un momento di pura poesia calcistica, che ha saputo unire l’eleganza del gesto tecnico all’efficacia del risultato.
Un assist al bacio per Bellucci
Il genio di Fantantonio si manifesta spesso nei dettagli, in quelle giocate che solo pochi eletti sanno inventare. L’assist in questione risale alla stagione 2007, durante la partita di Serie A tra Sampdoria e Reggina. In quella gara, terminata con un secco 3-0 in favore dei blucerchiati, Cassano si rese protagonista di un capolavoro. Con una giocata d’alta scuola, che combinava visione di gioco e precisione millimetrica, servì un pallone perfetto a Claudio Bellucci. L’attaccante romano, ribattezzato “il Bello” dai tifosi, non dovette fare altro che spingere la sfera in rete, coronando un’azione da manuale del calcio.
Il valore di un gesto tecnico
Cassano ha sottolineato come l’assist per Bellucci non sia stato solo un passaggio decisivo, ma un’espressione della sua filosofia di gioco. La capacità di leggere la partita un attimo prima degli altri, di immaginare una traiettoria che nessuno ha visto, è il segno distintivo dei grandi campioni. Quell’assist, infatti, non fu un gesto isolato, ma la sintesi di un’intesa perfetta tra i due attaccanti e la dimostrazione della genialità di un giocatore capace di illuminare il campo con una singola giocata. Di seguito le dichiarazioni:
«Assist bellissimo l’ho fatto con la Reggina; l’assist di 50 metri di Palombo e di spalle senza sapere dove la palla stavo andando aggancio di contro balzo. Ho visto Bellucci sul secondo palo. Filtrante sotto le gambe ad Aronica, Bellucci doveva fare solo gol. Qualcosa di unico e di magico».
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