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Cassano sprona la Samp: «Se non segna Quagliarella…»

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Cassano sul rendimento della Sampdoria: «Senza grandi giocatori non si rimane in alto. Se non segna Quagliarella…»

A quasi 9 anni da quella sera memorabile, Antonio Cassano ha ricordato ai microfoni di Sky Sport le emozioni di quel 25 aprile 2010, quando la Sampdoria espugnò l'”Olimpico” battendo la Roma in rimonta, permettendo così all’Inter di vincere uno storico scudetto: «In quella partita, se ce ne avessero fatte cinque nel primo tempo, non avrebbero rubato nulla. Nella ripresa, però, hanno avuto il braccino del tennista. Quando abbiamo segnato l’1-1 lo stadio si è ammutolito, sono riusciti a perdere uno scudetto clamoroso a 3 giornate dalla fine. Poi, a fine stagione, l’Inter, la mia squadra, ha fatto il Triplete».

Uno sguardo anche al presente, che vede la Sampdoria aver perso terreno nella lotta a una qualificazione europea: «Sta facendo un buon campionato – ammette l’ex fantasista blucerchiato – ma servono grandi giocatori per rimanere in alto. Se non segna Quagliarella…». Neanche l’attuale capocannoniere del torneo, tuttavia, sembra soddisfarlo: «Oggi vanno bene tutti gli attaccanti – spiega, a proposito dell’esplosione di Krzysztof Piatek – fanno gol e vengono esaltati in maniera incredibile. Escluso Cristiano Ronaldo, di quelli che sono in Italia non mi esalta nessuno. L’unico che mi piace davvero è Federico Chiesa, perché ha qualità e grande agonismo. Per il resto la Serie A è un campionato mediocre con giocatori mediocri».

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