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Cavasin torna sulla retrocessione: «La squadra era in caduta libera»

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Alberto Cavasin torna sul difficile periodo alla guida della Sampdoria: «Da fuori sembrava facile, dentro c’erano delle difficoltà»

Dopo la fallimentare esperienza con la Sampdoria terminata con la retrocessione dei blucerchiati nell’anno 2010/11, Alberto Cavasin è stato lontano dai campi di calcio per diverso tempo. Nel 2016 è stato poi ingaggiato dal Leyton Orient, squadra di quarta serie inglese dalla quale è stato esonerato dopo appena 7 partite per via dei risultati deludenti. Quest’anno, il tecnico trevigiano è invece subentrato in corsa sulla panchina del Santarcangelo in Lega Pro, con la squadra che galleggia pericolosamente al terz’ultimo posto del Girone B. Ai microfoni di Tuttoc.com Cavasin ha tracciato un resoconto degli ultimi anni vissuti in panchina, tornando anche sull’esperienza alla Sampdoria: «Non sono sparito, mi sono staccato io – ha affermato l’ex tecnico blucerchiato. Poi, in seguito, ho capito che dovevo entrare in campo o fare altro: “E’ ancora lì la mia storia” mi sono detto. Ed eccomi qui. La retrocessione della Sampdoria? Ho fatto due mesi in una squadra che era in caduta libera, non sono riuscito a dare il giusto apporto. Tutti hanno dato il top, compresi i giocatori: da fuori sembrava facile, ma dentro c’erano delle difficoltà».

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