Cessione Sampdoria, Romei: «Decide Vidal. Tempi? Due mesi»
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Cessione Sampdoria, Romei: «Decide Vidal nell’interesse di Ferrero. Tempi? Due mesi dall’offerta»

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Antonio Romei, vicepresidente della Sampdoria, ha fatto il punto sulla cessione del club: le sue parole

Antonio Romei, vicepresidente della Sampdoria, ha fatto il punto sulla cessione del club: le sue parole a Il Secolo XIX.

SAMPDORIA«Ambiente sereno e carico, la cultura del lavoro è una delle forze del gruppo».

CESSIONE SAMPDORIA«Più trattative. Se ne deve tenere conto. Il nostro unico referente è il trustee Vidal, il cda non è titolato al processo di vendita, dobbiamo rendere conto a lui. Non ci sono ostacoli giuridici a nessun tipo di operazione di mercato, ci sarebbe nel caso di una offerta vincolante accettata. Sappiamo però di non potere fare operazioni che creino ulteriore indebitamento per la società».

GIAMPAOLO«Gli abbiamo parlato sabato mattina. C’è un dialogo con il trustee sui parametri da rispettare, sostanzialmente due: il saldo tra entrate e uscite, che deve essere per forza attivo, e la riduzione del monte ingaggi. Non si può dire che se domani vendiamo un calciatore a 5 milioni ne possiamo spendere 2. Non è così, la valutazione è più articolata. Ci vuole pazienza in questo mercato e siamo costretti a assumerci qualche rischio. Alcune trattative praticamente chiuse sono già saltate. Sappiamo quali sono i nostri giocatori con mercato e dove intervenire nella rosa, con l’aggravante che si giocheranno 4 partite a mercato aperto. Capisco i dubbi del tifoso. Ma quando devi fare quadrare tante cose non è semplice. Quest’anno bisogna fare operazioni intelligenti e avere un po di pazienza, ma è un problema di tutte le squadre».

CESSIONI«Nessuno si sta approfittando del nostro momento, però è sceso in generale il valore dei calciatori e poi ci sono difficoltà nel contrattare gli ingaggi, il vero problema del calcio. E poi le commissioni. Ho trattato uno svincolato e mi hanno chiesto 5 milioni».

FERRERO«Ferrero innanzitutto è un uomo libero e io sono per alcune vicende sempre il suo avvocato e di alcune aziende del suo gruppo. Da un punto di vista legale la famiglia Ferrero attraverso il trust è proprietaria della Samp. Quindi se anche dovesse chiedere notizie sull’andamento della società il CdA sarebbe obbligato a dargliele seppure attraverso il trust, figura terza per sua natura indipendente. Ma ribadisco che la responsabilità della gestione attuale è solo del CdA. Se succede qualcosa siamo noi a doverne rispondere, per prima cosa dobbiamo guardare la nostra responsabilità. Perché poi se il processo di vendita non si conclude rimaniamo in carica. E non è detto che un domani qualcuno ci manlevi».

TEMPI CESSIONE«Nessuno li può sapere con certezza. A livello teorico il mercato lo finiamo noi, senza nessun sostegno di finanza esterna, ritengo non ci siano i tempi per chiudere prima. Parlo da avvocato, una trattativa del genere richiede di solito due mesi dall’offerta vincolante, che non mi risulta sia essere stata firmata. Quanto ci voglia per negoziare un’offerta vincolante, bisogna sentire Vidal. Da quello che sappiamo c’è più di una trattativa in vita e penso che adesso Vidal voglia negoziare e vedere qual è la migliore offerta nell’interesse della famiglia Ferrero e anche, come ha dichiarato lui, per dare l’azionista più solido possibile alla Sampdoria anche sotto il profilo del progetto sportivo. Secondo me in questa fase non ci deve essere nessun tipo di fretta, la smania del nuovo azionista per forza, da qui a fine a agosto secondo me succederà poco o niente. Dobbiamo fare la squadra piuttosto, poi la trattativa avrà la sua strada. E Vidal dovrà avere la sensibilità di capire che non conta solo la migliore offerta ma anche il migliore progetto sportivo per la Samp».

RUOLO CDA«Nel momento in cui ci confronteremo con Vidal, quando ha qualcosa di concreto sul tavolo, potremo dare la nostra opinione. A lui è stato dato un obiettivo economico minimo da raggiungere, da lì in su lui farà una serie di valutazioni. Io penso che il nuovo azionista potrà intervenire dal mercato di gennaio. Se fossi un investitore straniero il club che oggi comprerei è proprio la Samp perché, tolte le grandi, è il migliore da prendere in Italia. Come dico a tutti da anni è il posto migliore per fare calcio con una serie di combinazioni uniche prima di tutte i tifosi».

PASSATO CON FERRERO«Non nascondo il mio intenso rapporto lavorativo con Ferrero, penso che in quegli anni siano state fatte cose importanti per la Samp, sportive e strutturali. Sono stato richiamato per portare la barca in porto perché conoscevo a fondo il club. Abbiamo centrato l’obiettivo, e ne sono orgoglioso, con Lanna, Panconi e Bosco, la sua è una figura che lavora nell’ombra, ma fondamentale per questa Samp. Molte critiche nei miei confronti sono state pretestuose a maggior ragione perché in quel momento bisognava fare quadrato. Ho maturato, per il mio lavoro per la Samp, stima e credibilità nel mondo del calcio. Una volta che tornerò a Roma vorrei essere giudicato in base ai fatti» .

FUTURO IN SAMP«Non voglio ricadere nel giochino di tre anni fa, dove qualcuno ha messo becco per creare una frattura tra me e Ferrero. Ora non fa parte delle mie priorità. Chi comprerà avrà tutto il diritto di scegliere le persone che vorrà…»

EKDAL«Infine, se posso, vorrei salutare Ekdal, ci sono state alcune incomprensioni, le strade si sono divise, ma è stato importante per noi. Gli mando un in bocca al lupo».

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