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Il commento tecnico: Per la continuità

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L’anailisi della vittoria sul Cagliari in Coppa Italia, un 3-0 non senza significati

Una vittoria importante, soprattutto per la continuità di risultati e prestazioni. Il Doria ha giocato una prtita molto propositiva, insistendo sempre sulle idee di gioco del proprio credo calcistico. Un ottimo segnale, se consideriamo il fatto che in campo erano presenti molti giocatori poco utilizzati finora. Il fatto che tutti siano catechizzati allo stesso modo e si inseriscano nel sistema di gioco senza, sostanzialmente, alterarlo è una cosa estremamente positiva, che va ben oltre la qualificazione raggiunta. Indicazioni tecnico-tattiche, invece, poche. Non tanto perchè non ce ne siano di concrete ma, soprattutto, perchè contestualizzate assieme alle condizioni precarie in cui si è presentato il Cagliari alla partita, dandola emotivamente per persa ancor prima di giocarla. In difesa ci sono stati alcuni problemi e, visto il pacchetto arretrato titolare, c’era da aspettarselo se non altro per tutta una serie di automatismi che non potevano esserci e, difatti, non ci sono stati. Il dato allarmante è che, al momento, a livello qualitativo il reparto arretrato del Doria è nettamente inferiore al resto dell’organico. Se per far rifiatare qualcuno bisogna schierare Eramo terzino e Palombo centrale qualche problemino evidentemente c’è. Su Dodò, invece, non mi esprimo definitivamente. Ieri a me non è dispiaciuto ma in alcuni momenti mi è sembrato di intuire che l’idea di giocatore da samba sia ancora troppo presente nella sua testa. Finché vedremo doppi passi e tacchetti fine a se stessi ho paura che giocherà sempre il solito Dodò.

DJURICIC BRILLANTE – Da metà campo in su si sono viste cose molto interessanti. Djuricic è stato brillante e molto efficace nel ruolo di mezzala. Le sue caratteristiche sono più adatte alla trequarti ma sono convinto che, applicandosi tatticamente e mettendo su qualche muscolo, potrà diventare un giocatore molto utile anche nella costruzione del gioco. Benissimo anche Linetty, in netta ripresa, e Cigarini, quasi mai utilizzato nella stagione ma sempre giocatore di grande valore tecnico. Al momento, però, davanti a lui c’è Torreira e, nonostante le chiacchiere del procuratore, il posto da titolare di regista davanti alla difesa è intoccabile perchè il Ciga non garantisce nemmeno la metà del lavoro svolto dall’uruguaiano in fase difensiva. Molto interessante anche la prestazione dei due trequartisti, Alvarez e Fernandes. Due giocatori così diversi che giocano nello stesso ruolo, nella stessa squadra mi è capitato raramente di vederli. Con Bruno, è innegabile, la Samp ha una marcia in più nel dinamismo offensivo. Ricky ieri ha avuto un ottimo approccio mentale, soprattutto nel primo tempo. Davanti Budimir è riuscito a mangiarsi l’immangiabile, in termini di occasioni da gol, mentre Schick…bè Schick è davvero forte. Punto. Tanti bei flash di positività in una gara che la Samp ha dato l’impressione di poter chiudere e vincere in qualunque momento. Messo un altro tassello per la continuità.

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