Concordato Eleven Finance: undici giorni al voto dei creditori. Gli scenari

Concordato Eleven Finance: undici giorni al voto dei creditori. Gli scenari e le conseguenze per la Sampdoria

La votazione al piano di concordato, presentato e proposto da Gianluca Vidal per Eleven Finance, si terrà il 5 maggio. I creditori decideranno se dare esecuzione o bocciare il progetto di risanamento: nel primo caso Massimo Ferrero riceverà ancora un po’ di ossigeno per il ramo cinematografico della sua galassia. Nel secondo caso si aprirà l’iter fallimentare. È dal 9 febbraio che gli occhi dei creditori di Eleven Finance sono puntati proprio sulla Sampdoria. Dalla sua cessione devono essere ricavati parte dei fondi a sostegno del concordato. Ma la situazione in questi due mesi è cambiata radicalmente.

La domanda che si pongono i tifosi è come sia possibile che la Sampdoria, anch’essa sul baratro del fallimento, sia considerata ancora un bene suscettibile di fare finanza esterna a sostegno di altre aziende decotte. La domanda successiva è perché la Sampdoria resta imbozzolata in un trust che, dopo le parole di Edoardo Garrone, sembra ancor di più dallo scopo irraggiungibile. L’avvocato di Ferrero nelle scorse settimane ha ribadito che chi vuole la Sampdoria deve pagare 40 milioni di euro. Ma se i creditori di Eleven Finance bocciassero il piano facendo venire meno lo scopo per cui il trust è stato istituito?

La palla a quel punto passerebbe a Vidal che dovrebbe spiegare in quale modo il trust possa considerarsi ancora validamente costituito e su che basi si dovrebbe fondare la pretesa di Ferrero di ottenere 40 milioni di euro (e non meno) dalla cessione della Sampdoria. È altresì chiaro che il 5 maggio potrebbe già essere irrimediabilmente tardi per le sorti del club doriano, dato che mancherebbe solo un mese al termine della composizione negoziata e alla consegna di tutta la documentazione per iscriversi al prossimo campionato.