Hanno Detto
Conferenza stampa Donati: «Mi sento sempre in discussione, fa parte del gioco. Ecco come sta Pedrola»
Conferenza stampa Donati: l’allenatore della Sampdoria ha parlato dopo la partita contro il Cesena di Michele Mignani. Le sue parole
Massimo Donati, allenatore della Sampdoria, ha parlato in conferenza stampa dopo la partita della terza giornata del campionato di Serie B 2025-2026. Il tecnico dei blucerchiati ha commentato il match andato in scena contro il Cesena di Michele Mignani. Le sue parole, riportate da tuttomercatoweb.com:
LA CONFERENZA STAMPA DI DONATI
IOANNOU E PEDROLA – «Iaonnou solo stanchezza. Pedrola invece è probabilmente qualcosa di più serio».
IL CONFRONTO CON MODENA E SUDTIROL – «Tutt’e tre le partite sono state uguali. Abbiamo preso gol su palla inattiva. E’ stata la falsariga delle precedenti. Bisogna cambiare qualcosa. Tenere tutto questo possesso palla non sta portando i frutti. Poi è vero che i gol li prendi in maniera strana ma qualcosa va cambiata».
DIFFICOLTA’ A SEGNARE – «Sulla trequarti manca l’ultimo pezzo del puzzle. Ed è una cosa successe nelle altre partite. Tenere tanto la palla fino a che non si trova il varco giusto non sta funzionando e dovremo cambiare qualcosa».
GAETAN COUCKE – «Si è valutato che è giusto dare occasione al portiere di mettersi in mostra ed essere valutato. E alla fine in allenamento è una cosa e in partita un’altra».
CODA IN DIFFICOLTA’ – «Non credo fosse solo perché aveva Barak vicino. Pedrola si abbassava troppo a ricevere palla e invece doveva stargli più vicino. Così faceva più fatica. Bisognava portare Pedrola e Barak più vicini. Nel primo tempo abbiamo fatto solo un po’ di tiri con Pedrola ma non siamo più riusciti a calciare».
PREOCCUPAZIONI – «Mi preoccupano i risultati. Non ho bisogno di dire certe cose per arruffianarmi qualcuno, ma avere così tanta gente è motivo di orgoglio e ci dispiace un sacco. I ragazzi ci provano e tutto ma gira anche male. Dobbiamo anche essere noi a far girare la cosa».
IN DISCUSSIONE? – «Io credo che le persone della società debbano valutare quello che facciamo io e lo staff al campo. Quindi, se reputano che non va bene è giusto che cambino. Se invece reputano che si facciano le cose per bene… Io mi sento sempre in discussione, già da prima di iniziare il campionato. Fa parte del gioco. Mi spiace esser partiti così per la piazza e per il club. Sicuramente devo e dobbiamo trovare la chiave per capovolgere la situazione. Io sono solo una parte del club che deve cercare di far andare bene le cose. Credo che dall’atteggiamento della squadra, si vede che lottano e ci provano».