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Coronavirus, Casasco: «Serve protocollo più stringente»

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Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana, ha parlato del protocollo anti Covid legato al mondo del calcio

Il presidente della Federazione medico sportiva italiana, Maurizio Casasco, tra le pagine de La Gazzetta dello Sport, ha parlato dell’emergenza Coronavirus legata al calcio italiano, confidando in alcune modifiche del protocollo anti Covid.

«In un mondo professionistico come questo non si può andare avanti con il “fai da te”, servono un metodo, un sistema e un protocollo su base scientifica e unitaria. Prendete la Uefa: sta facendo cose assolutamente normali che noi come Fmsi avevamo suggerito da tempo. Ora occorre procedere. Ci deve essere un sistema centrale e uniforme, con un unico metodo di controlli fatti in un solo laboratorio qualificato per tutti i club di A e con le stesse procedure di analisi. Dunque medesima attenzione al prelievo, che va fatto correttamente per non rischiare falsi negativi, e col tracciamento della cellularità”. Isolare un eventuale calciatore positivo è semplice: gli altri devono andare in un’ unica struttura concordata, tutti insieme, in un albergo o un centro sportivo, non a casa propria, perché i contatti con la famiglia mettono a rischio tutti».

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