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Cremonese, Ballardini avverte la Sampdoria: «Fisicamente e mentalmente stiamo bene»

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Davide Ballardini ha parlato in vista del match di Coppa Italia contro la Fiorentina: le parole del tecnico della Cremonese

Davide Ballardini ha parlato prima in vista del match di Coppa Italia contro la Fiorentina. Ecco le parole del tecnico della Cremonese, prossimo avversario in Serie A della Sampdoria nel match in programma al Ferraris sabato 8 aprile (ore 16.30), rilasciate in conferenza stampa.

GARA CONTRO LA FIORENTINA – «Mi aspetto una conferma di quanto visto anche in passato: una gara fatta bene, giocata con personalità, con voglia di mettere in difficoltà gli avversari quando abbiamo la palla e quando non l’abbiamo di far giocare male la Fiorentina. La Coppa Italia è certamente una bella vetrina, ce la siamo guadagnata perché quando elimini Napoli e Roma hai dei grandi meriti. Ma serve una grande partita, perché contro la Fiorentina se non fai una grande partita fai brutte figure. Gli indisponibili? Domani non ci sarà nessuno degli infortunati: né Ferrari, né Chiriches, né Okereke, né Acella».

ATALANTA – «Gli errori contro l’Atalanta? La squadra forte è quella che rimedia all’errore . Nell’occasione del primo gol dovevamo essere posizionati meglio col difensore centrale e con uno dei due mediani. L’errore c’è, ma se copri meglio il campo l’errore viene rimediato dalla posizione corretta dei compagni».

TIFOSI – «Giustamente chi ci vuole bene ogni volta mostra un grande spettacolo; ogni volta che, prima di iniziare la gara, guardo lo stadio o la Curva Sud, porca miseria, sento una carica che mi spinge a chiedermi com’è possibile non avere la fiamma alta con delle persone che ti sostengono e ti incitano dal primo secondo fino all’ultimo. Non puoi farne a meno. Grande spettacolo sugli spalti, e anche per questo dovremo fare una grande partita, per chi ci vuole bene».

FIORENTINA – «La Fiorentina ha parecchia qualità. Basta scorrere la rosa: ci sono Castrovilli, Bonaventura, Amrabat, Barak – spiega Ballardini. Quelli che giocano son buoni, e sono buoni anche quelli che stanno in panchina. A noi non interessa molto contro chi si gioca. Per noi è importante fare la prestazione. Se noi facciamo una buona prestazione davanti al nostro pubblico con un’attenzione e un’intensità che servono contro queste grandi squadre facciamo il nostro. Serve una grande prestazione dal punto di vista dell’attenzione e dell’intensità».

CENTROCAMPO CONTRO L’ATALANTA – «Il centrocampo sabato è parso poco propositivo… Contro l’Atalanta Meïté ha fatto una buona partita, Castagnetti, Pickel e Benassi anche. Poi è chiaro che davanti e sugli esterni sono necessari i movimenti giusti. Ricordate, ad esempio, la palla filtrante di Meïté nel primo tempo con Benassi che per poco non la prende».

MERITO – «Per me i centrocampisti contro l’Atalanta hanno fatto una grandissima partita. Poi abbiamo giocato contro una squadra che se la gioca con Napoli, Milan, Inter. La richiesta dell’Atalanta è quella di arrivare nelle prime sei squadre sempre, perché se non ci riescono non sono contenti. Giocare una partita così contro una squadra così forte hai un grande merito».

MODULO – «Contro la Fiorentina, in campionato, abbiamo giocato nel primo tempo 3-5-2, poi nel secondo tempo 3-4-1-2. Nelle due partite di Coppa, Napoli e Roma, abbiamo giocato 3-5-2. Non è tanto come tu ti schieri, è l’atteggiamento che fa la differenza, nel nostro caso. A me sembra che la squadra stia bene. Poi è chiaro che quando giochi partite ogni tre giorni non fai allenamenti brillanti, ma mi sembra che fisicamente e mentalmente stiano bene. Mi sembrano belli pieni e pronti».

RISPETTO – «La Fiorentina è la squadra più in forma del campionato. Si ha grande rispetto degli avversari, perché giochiamo contro una squadra che nell’ultima gara ha vinto a San Siro contro l’Inter. Ma a noi degli altri interessa il giusto. A noi interessa quello che facciamo noi. Se facciamo quello che abbiamo dimostrato in più di un’occasione, ce la giochiamo. Ce la siamo giocata sempre, quando facciamo la partita che dobbiamo fare. Quando invece abbiamo dei cali di attenzione o di intensità ci allunghiamo e ci allarghiamo e diventiamo più fragili delle altre».

CIOFANI – «Ciofani è sempre importante. Sempre. Per l’uomo che è, per il carisma e le qualità che ha. È importante quando gioca dall’inizio, quando entra, durante la settimana. Lo è naturalmente, con il suo esempio. Cosa mi ha lasciato la partita di campionato con la Viola dell’altra settimana? In campionato, nel primo tempo, siamo stati al di sotto delle nostre possibilità. E non deve succedere».

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