2012

Da Costa e Obiang: “Samp, la strada è lunga”

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Ospiti alla tradizionale festa di fine anno del Sampdoria Club “Recco canta nella Sud”, Angelo Da Costa e Pedro Obiang hanno potuto incontrare i loro tifosi e parlare un po’ con loro del momento blucerchiato. Essi hanno anche rilasciato qualche parola ai microfoni del Corriere Mercantile: “Purtroppo abbiamo perso un match importante per la salvezza – esordisce Obiang – tuttavia possiamo riprenderci, finché avremo questi splendidi tifosi al nostro fianco.” I due hanno trovato un accordo sul maggior problema della Samp: “I calci piazzati. Dobbiamo veramente lavorarci sopra, perché non si possono prendere tre gol di fila su palla inattiva.”

Obiang è ancora alla ricerca del primo gol con la maglia del Doria: “Sto lavorando al massimo, ho chiesto apposta al mister di avanzarmi a centrocampo. Purtroppo non sono ancora riuscito a centrare questo obiettivo.” Da Costa spiega uno dei problemi di questa prima parte di stagione: “Siamo una squadra molto giovane. Ci serve tempo per accumulare esperienza e tornare a certi livelli: del resto, forse è proprio questo ciò che è mancato ieri sera. Guardate Di Natale: ha esperienza da vendere e, infatti, ha praticamente deciso la partita.”

Lo spagnolo concorda con il portiere: “E’ vero, siamo giovani. Però non abbiamo molto tempo per pensarci: adesso andiamo a Catania, per affrontare una squadra che ha costruito la maggior parte del suo bottino di punti proprio in casa. Dobbiamo andare lì con l’obiettivo della vittoria, solo così potremo ottenere il massimo.” Concorda Da Costa: “E’ vero, abbiamo i mezzi per farcela, sebbene rispettiamo quanto il Catania ha ottenuto finora, dimostrandosi un’ottima squadra.” Ultima osservazione sulla differenza di rendimento della Samp tra l’affrontare le grandi e giocare contro le concorrenti per la salvezza: “Sì – afferma Obiang – in effetti, quando dobbiamo giocarcela contro compagini importanti, facciamo sempre magnifiche prestazioni. In questi match, gli stimoli si creano da sé. Ma non dobbiamo distrarci in gare come quelle di ieri, altrimenti salvarsi sarà più difficile.”

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