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Dalla Bona su Ranieri: «In due anni non gli ho mai sentito dire un “bravo”, ma era un mentore»

Samp News 24

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Samuele Dalla Bona, ex giocatore della Sampdoria, ha ripercorso la sua carriera per l’edizione odierna de la “Rosea”. Le dichiarazioni

Un tempo veniva chiamato “Golden Boy”, e non solo per il talento che mostrava in campo. I lunghi capelli biondi di Samuele Dalla Bona, ex centrocampista italiano classe 1981, fluttuavano nella pioggia inglese mentre dominava la mediana. Era considerato uno dei profili più promettenti del calcio azzurro, un giovane destinato a lasciare il segno sia in Italia che all’estero!

Dalla Bona, dagli esordi all’affermazione al Chelsea

Cresciuto calcisticamente a Zingonia, cuore del settore giovanile dell’Atalanta, Dalla Bona si mise subito in luce come centrocampista moderno, dotato di tecnica, inserimenti e personalità. Le sue qualità lo portarono giovanissimo al Chelsea, dove divenne una delle stelline dei Blues a inizio anni 2000.

Il racconto a La Gazzetta dello Sport

Oggi, a 44 anni, Dalla Bona ha ripercorso la sua carriera ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, raccontando il suo percorso con lucidità e onestà. Un viaggio fatto di scelte coraggiose, momenti esaltanti e qualche rimpianto, ma sempre vissuto con coerenza. Vi riportiamo di seguito degli estratti:

RANIERI – «In due anni non gli ho mai sentito dire un “bravo”, ma è stato fondamentale, un mentore. E anche Vialli. Prima del debutto mi chiamò mentre era in bagno, sulla tazza, e mi disse che mi avrebbe portato con lui contro il Coventry. Ero un po’ imbarazzato».

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