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Dalla Serie A alla Serie B: Perché la Sampdoria è stata retrocessa

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Fino a quindici anni fa, la Sampdoria era una delle squadre italiane più forti che sapeva dominare la classifica della Serie A e anche le competizioni internazionali. Qualcosa, però, è cambiato e dopo i primi anni ‘90 il club ha visto un periodo di declino dal quale sta facendo veramente fatica a risollevarsi. Nel corso degli anni, la Sampdoria non è riuscita a mantenere una posizione stabile in Serie A e ha subito diverse retrocessioni. L’ultima, che risale alla stagione 2022-2023, sembra aver confermato che in questo momento la squadra non è in grado di competere ai livelli più alti.

Cosa è cambiato? In questo articolo, vediamo nel dettaglio l’andamento altalenante seguito dalla Sampdoria nell’ultimo ventennio e ripercorriamo alcune delle tappe salienti del suo percorso. Dalla vittoria della Coppa delle Coppe nella stagione 1989-1990, fino all’ultima retrocessione in Serie B. Tutti si auguravano che l’esperienza e lo sguardo tecnico di Andrea Pirlo fossero sufficienti per far rialzare la squadra, invece le recenti partite stanno dimostrando che non è così. Da poco è stato sospeso dal suo incarico di allenatore e il suo posto è stato preso da Sottil.

Perché e quando una squadra viene retrocessa in Serie B

Il sogno di ogni squadra di calcio è quello di raggiungere la Serie A, il primo livello del campionato italiano. Giocare in Serie A aumenta di molto la visibilità del club e apre a tante opportunità interessanti, per restare in questo livello bisogna dimostrare di essere tra le migliori squadre italiane.

Quando una squadra non è sufficientemente brava, viene retrocessa dalla Serie A alla Serie B. Il sistema di retrocessione si basa su una classifica a punti:

  • 3 punti per ogni vittoria
  • 1 punto per ogni pareggio
  • 0 punti per ogni sconfitta

Alla fine della stagione, le tre squadre che hanno ottenuto il punteggio più basso in Serie A vengono retrocesse in Serie B. Questo sistema permette di mantenere un buon livello di competizione e fa in modo che ogni anno ci sia una rotazione equa delle squadre tra le due leghe principali.

  • Le migliori squadre della Serie B possono guadagnare l’accesso alla Serie A
  • Le peggiori squadre della Seria A vengono retrocesse in Serie B

Quali sono i fattori che influiscono sulla retrocessione

La retrocessione può essere il risultato di molti fattori:

  • Scarsa gestione
  • Problemi finanziari
  • Infortuni imprevisti
  • Tattica di gioco debole

Naturalmente, la retrocessione ha delle conseguenze per il club. Prima di tutto, le squadre retrocesse ottengono meno sponsorizzazioni e meno visibilità, questo può complicare la risalita e rende il ritorno in Serie A particolarmente ostico. Inoltre, spesso i migliori giocatori ricevono offerte allettanti dalle squadre della Serie A, quindi c’è il rischio che la rosa perda le sue punte di diamante.

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Tutte le retrocessioni della Sampdoria dagli anni ‘60 a oggi

La storia della Sampdoria è stata piuttosto altalenante, ha avuto molti momenti di gloria ma ha dovuto affrontare anche tante delusioni. Nel corso degli anni, il club ha cercato in tutti i modi di stabilizzarsi in Serie A, ma purtroppo ci sono state molte retrocessioni di cui l’ultima risale alla stagione 2022-2023.

Ma andiamo con ordine, la prima retrocessione è stata nella stagione 1965-1966. In questa occasione, la Sampdoria si classificò 16esima in Serie A. Un primo scivolone ci poteva stare, infatti il club ha recuperato subito vincendo il campionato di Serie B nella stagione successiva.

Per i seguenti dieci anni, la Sampdoria si è stabilizzata in Serie A e ha dimostrato di voler mantenere la sua posizione. Infatti, quando nella stagione 1976-1977 venne retrocessa, si riscattò pochi anni dopo, nella stagione 1981-1982, dopo aver ottenuto il secondo posto in Serie B.

Sembra che, nonostante gli sforzi, il club abbia fatto davvero fatica a mantenersi in Serie A nel corso degli anni. Dal 2000 a oggi, infatti, la squadra è stata retrocessa ancora due volte, l’ultima della quale proprio nella stagione 2022-2023, dopo essersi classificata all’ultimo posto in Serie A. Questo ciclo di alti e bassi fa riflettere sul fatto che la Sampdoria è molto in difficoltà e non riesce a mantenere una posizione stabile nella massima serie italiana.

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Gli anni d’oro della Sampdoria: Dal 1985 al 1995

Il periodo di gloria della Sampdoria è stato senza dubbio quello che va dal 1985 al 1995. I primi anni ‘90 sono stati ricchi di successi nazionali e internazionali per il club e hanno reso la Sampdoria una squadra degna di nota non solo nelle competizioni italiane, ma anche in quelle europee.

Cosa ha fatto la differenza in questi anni? Sicuramente la guida eccellente del loro storico presidente Paolo Mantovani, ma anche la leadership in campo da parte di alcuni giocatori leggendari del club come Roberto Mancini, Gianluca Vialli e Pietro Vierchowod.

Gli anni d’oro della Sampdoria iniziarono nel 1985, quando la squadra conquistò la sua prima Coppa Italia. Da lì in poi, fu un susseguirsi di successi. Anche nelle stagioni 1987-1988 e 1988-1989 vinse la Coppa Italia. Fu proprio in questi anni che il club iniziò ad attirare l’attenzione, non solo a livello nazionale. Infatti, nella stagione 1988-1989, la Sampdoria raggiunse la finale di Coppa delle Coppe e confermò il suo status anche a livello internazionale.

L’apice del successo arrivò nella stagione 1990-1991, quando la squadra vinse il suo primo e unico Scudetto dominando completamente la Serie A. In quegli anni, la Sampdoria era considerata una delle migliori squadre italiane. Anche la stagione europea fu un successo, il club arrivò in finale per la Coppa dei Campioni nel 1992, ma perse contro il Barcellona.

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La vittoria della Coppa delle Coppe 1989-1990

Uno dei momenti apice della Sampdoria è stata la vittoria della Coppa delle Coppe UEFA. Questa competizione è riservata ai vincitori delle coppe nazionali e la Sampdoria ha catturato l’attenzione di tutti fin dall’inizio.

  • Ha sconfitto il Brann per 3-0 ai sedicesimi di finale
  • Ha sconfitto il Borussia Dortmund per 3-1 in trasferta agli ottavi
  • Ha sconfitto il Grasshoppers per 4-1 nei quarti di finale
  • Ha sconfitto il Monaco per 4-2 in semifinale.

La finale contro l’Anderlecht vinta per 2-0

La finale è stata giocata a Göteborg ed è stata un grande successo. Gianluca Vialli ha segnato nei tempi supplementari al 105’ e al 107’. Vialli e Mancini, la storica coppia di attaccanti della Sampdoria, hanno saputo guidare il team verso la vittoria.

La vittoria per 2-0 contro l’Anderlecht ha consacrato la Sampdoria anche a livello europeo. Il club ha dimostrato di saper competere anche ai massimi livelli internazionali e ha lasciato un segno permanente nella storia del calcio europeo.

La breve partecipazione in Champions League 2010-2011

Nella stagione 2009-2010, la Sampdoria raggiunse il quarto posto in Serie A e guadagnò l’accesso ai playoff della Champions League per la stagione 2010-2011. Tutti speravano che questo potesse essere il momento in cui la squadra tornava a brillare e a competere ad alti livelli, ma purtroppo non fu così.

La sua permanenza in Champions League fu davvero breve. Ai playoff si scontrò con il Werder Brema:

  • Nella partita di andata venne sconfitta per 3-1 in Germania
  • Nella partita di ritorno vinse 3-2 a Genova

Il punteggio complessivo fu di 5-4 per il Werder Brema. Questo risultato sancì l’eliminazione della Sampdoria dalla Champions League.

La fase a gironi in Europa League

Dopo l’eliminazione dalla Champions League, la Sampdoria ebbe la possibilità di competere in Europa League. Naturalmente, tutti speravano in un riscatto. Il club venne inserito nel Gruppo 1 e, purtroppo, non riuscì a superare la fase a gironi.

Nonostante una vittoria e due pareggi, i blucerchiati subirono tre sconfitte contro avversari come il PSV e il Metalist. La Sampdoria concluse con un terzo posto e non riuscì ad accedere ai sedicesimi di finale.

2022-2023: I motivi della retrocessione in Serie B

La stagione 2022-2023 è stata particolarmente difficile per la Sampdoria. Il club genovese ha concluso il campionato classificandosi al 20esimo posto ed è stato retrocesso nuovamente in Serie B. Con 25 sconfitte su 38 partite, la Sampdoria ha vissuto una delle peggiori stagioni della sua storia con solo 24 gol.

Cosa è andato storto? Come mai negli ultimi anni sembra proprio che il club non riesca a rialzarsi?

  1. Mancanza di continuità nei risultati: Fin dall’inizio della stagione, la squadra non è riuscita a costruire una serie di partite positive. Il pattern che si ripete è sempre lo stesso, il club si trova continuamente a inseguire gli avversari anche quando si trova contro squadre di medio-bassa classifica. Sembra proprio che ci sia una grande difficoltà nel chiudere le partite e nel portare a casa la vittoria.
  2. Difesa da migliorare: Con ben 71 gol subiti, è evidente che ci sono dei problemi nel reparto difensivo. C’è poca coesione tra i difensori e gli avversari sono riusciti a trovare facilmente delle azioni conclusive.
  3. Instabilità della società: Negli ultimi anni si sono susseguiti molti allenatori diversi, ognuno con un suo personale approccio. Inoltre, i problemi finanziari non hanno permesso al club di accaparrarsi i giocatori migliori. Tutto questo ha reso molto difficile la costruzione di un progetto tecnico solido. È chiaro che c’è una confusione tattica dovuta ai continui cambi di allenatore. Sembra proprio che la squadra stia facendo fatica a sviluppare un’identità di gioco chiara.
  4. Assenza di leader in campo: La Sampdoria non è riuscita a reagire nel modo giusto nei momenti più difficili. I giocatori di punta non hanno saputo reggere la pressione e non hanno reso secondo le aspettative. Inoltre, ricordiamo che nella rosa ci sono anche giocatori poco esperti che avrebbero bisogno di una guida solida in campo che, purtroppo, sembra non esserci.

Il sostegno incrollabile dei tifosi della Sampdoria

Nonostante l’andamento piuttosto altalenante del club, i tifosi continuano a sostenere la Sampdoria e non sono affatto diminuiti negli anni. Secondo un’indagine condotta nel 2022 da Ipsos e StageUp, entrambe società che si occupano di ricerche di mercato, la squadra ha un seguito di circa 242 mila tifosi. Questo dato sembra essere in linea con le rilevazioni degli anni precedenti.

Il legame forte dei tifosi si estende anche al di fuori del campo da gioco, infatti sono tantissimi gli appassionati che seguono le vicende della Sampdoria e che scommettono sui suoi risultati. Le scommesse sportive sono un modo per incitare la propria squadra del cuore e anche per vivere in prima persona le emozioni delle partite. Per un appassionato, le scommesse sportive sono un modo per creare un legame ravvicinato con la squadra. Un modo per gioire o soffrire insieme al club.

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I giocatori che hanno fatto la storia del club

Quando si pensa a una squadra di calcio, è inevitabile pensare ai giocatori che l’hanno resa famosa o che si sono distinti durante i vari campionati. Chi sono i giocatori storici della Sampdoria?

  • Roberto Mancini: Mancini ha indossato la maglia blucerchiata per ben 15 stagioni ed è diventato un vero e proprio leader all’interno della squadra. È grazie a lui che la Sampdoria è riuscita a vincere lo scudetto nella stagione 1990-1991 e a raggiungere la finale della Coppa dei Campioni nel 1992.
  • Gianluca Vialli: Vialli era il compagno di attacco di Mancini. Si è distinto per aver giocato ben 321 partite con il club blucerchiato. La sua ultima partita è stata la finale della Coppa dei Campioni del 1992 contro il Barcellona. Dopo il suo successo con la Sampdoria venne trasferito alla Juventus. Vialli era particolarmente amato dai tifosi, sembra proprio che fosse riuscito a empatizzare molto con gli appassionati, tanto che molti continuarono a sostenerlo anche quando lasciò il club. La notizia della sua scomparsa all’inizio del 2023 segnò profondamente tutto il mondo del calcio.

Il nuovo inizio con Andrea Pirlo è stato deludente

Dopo la retrocessione in Serie B nella stagione 2022-2023, la Sampdoria ha deciso di ripartire da zero. In che modo? Puntando tutto su un nuovo allenatore: Andrea Pirlo. Nel 2023, Pirlo è stato nominato allenatore ufficiale del club e il suo compito era, chiaramente, quello di riportare la Sampdoria in auge. Pirlo è stato, a sua volta, un grande calciatore che ha segnato la storia del calcio italiano.

La sua visione di gioco molto innovativa ha saputo subito portare un po’ di ottimismo sia tra i giocatori che tra i tifosi. Il suo sguardo è molto tecnico e in tanti si aspettavano che potesse essere in grado di riportare la Sampdoria in Serie A.

Purtroppo, l’inizio del campionato è stato davvero deludente. La Sampdoria ha realizzato solamente un punto nelle prime tre partite:

  • Pareggio con il Frosinone
  • Sconfitta contro la Reggiana
  • Sconfitta contro la Salernitana

Questa pessima partenza ha spinto a chiedere un cambio in panchina. È ufficiale, Pirlo è stato sostituito da Andrea Sottil che ha da poco firmato un contratto biennale con la Sampdoria.

La rosa aggiornata: Cosa possiamo aspettarci in questa stagione

La rosa della Sampdoria è pronta per affrontare questa stagione e per recuperare un po’ di terreno? Vediamo subito che il club ha deciso di puntare su un mix di esperienza e di freschezza. Ci sono giocatori abbastanza esperti come Fabio Borini e Simone Romagnoli in attacco che sapranno guidare la squadra verso delle azioni decisive. Il club ha deciso di puntare su talenti giovani come Estanis Pedrola e Nikola Sekulov che potrebbero rivelarsi delle grandi sorprese per questa stagione.

Come previsto, le risorse economiche della Sampdoria, ora che è in Serie B, scarseggiano, quindi anche gli acquisti devono essere molto oculati e studiati. La strategia di puntare sui giovani talenti ha già ripagato in passato altri club, quindi ci auguriamo che possa fare lo stesso anche ora. Anche se l’inizio non è stato per nulla promettente, non ci resta che attendere le partite di questa stagione e vedere fin dove la squadra riuscirà a spingersi.

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