2014

De Silvestri: «Garrone – Ferrero trattativa tra signori. Ora obiettivo Europeo»

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Lorenzo De Silvestri da Formentera prepara il pre-ritiro con la Sampdoria e ieri sera ha visto la partita dell’Italia lì, con amici, e a mezz’ora dal fischio d’inizio ha avuto comunque modo di parlare di Massimo Ferrero, il nuovo proprietario della Sampdoria, ai microfoni de Il Secolo XIX.

Si parte ovviamente analizzando la mancata convocazione ai Mondiali: «Rammaricato per non essere in Brasile? Un po’ sì. Sarei bugiardo a non ammetterlo. Ma come ho già detto tante volte è un rammarico che dura poco perché di aver fatto tutto il possibile per provare ad andarci. Ho la coscienza a posto, il ct Prandelli ha dovuto fare delle scelte e fatalmente qualcuno è rimasto escluso. Però sono contento perché lo stimolo di probarci mi ha fatto tenere alta la concentrazione per tutta la stazione con la Sampdoria. È servito insomma».

Capitolo riscatto: adesso Lollo è a metà tra Sampdoria e Fiorentina dopo due anni di prestiti: «Atterrato di ritorno dagli Stati Uniti ho saputo del riscatto. Sceso dall’aereo squilla il telefonino e prima il direttore Osti, poi il mio procuratore, mi hanno detto che era fatta. Ovviamente sono felicep erché il mio obiettivo era questo, restare a Genova e cercare di fare ancora meglio qui. Vale anche per la nazionale: ho perso questo Mondiale, ma tra due anni c’è subito un altro obiettivo che si chiama Europeo e io voglio provarci».

Poi Massimo Ferrero, romano come De Silvestri, doriano come Lorenzo, e una trattativa condotta di nascosto: «Questo cambio è stata una sorpresa che nessuno poteva immaginare. È stata una trattativa molto riservata come è giusto che sia quando ci sono in ballo cose importanti. In questo silenzio io ci vedo stile, serietà, è stato fatto un passaggio di consegne da signori quali sono Garrone e Ferrero. Un buon inizio. Non conoscevo Ferrero e sono molto curioso di conoscerlo. Certamente il fatto di essere entrambi di Roma, ed entrambi doriani, me lo rende più familiare, ma tengo anzitutto a dire che è stato un onore avere a che fare con la famiglia Garrone e spero di rivedere presto l’ex presidente per salutarlo di persona. L’esperienza con i Garrone, con tutta la famiglia, è stata ottima. Mi sono sentito stimato e apprezzato non solo come calciatore. Detto questo il presente e il futuro è Massimo Ferrero e sono sicuro ci capiremo al volo».

Capitolo finale sui cinema di Ferrero, che ha rilevato il circuito che era di Cecchi Gori: «L’Adriano di Roma non si può considerare solo un cinema, è molto di più, un riferimento, un’istituzione. Tutti i giovani di Roma si danno appuntamento davanti all’Adriano, è un po’ come parlare di un monumento che tutti conoscono. Io poi sono anche appassionato di cinema, si può dire che all’Adriano mi sento di casa. Mihajlovic? Non l’ho sentito. Aspetto di vederlo il primo luglio per le visite mediche che si faranno prima del ritiro di Bardonecchia. Se lo sentite ditegli voi che sto rispettando alla lettera le indicazioni fisiche di questo mese di giugno! Scherzi a parte, ho la fortuna che correre non mi costa fatica, è qualcosa che non potrei rinunciare a fare e infatti l’ho fatto ogni giorno dovunque mi trovassi. Contenermi nel mangiare mi costa già di più, ma ho rispettato il programma anche su questo».

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