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Delneri come alla Sampdoria: la superiorità numerica non gli piace

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Il tecnico dell’Udinese subisce una pesante sconfitta dalla Juventus e rievoca alcuni ricordi nelle menti dei tifosi della Sampdoria

Luigi Delneri non sta attraversando un periodo facile sulla panchina dell’Udinese, malgrado la recente vittoria contro la Sampdoria che ha garantito i sei punti in classifica. Ad aggravare la sua posizione alla guida dei friulani è la tennistica sconfitta maturata ieri alla “Dacia Arena” per mano della Juventus, non digerita da gran parte dei tifosi. Sì, i rivali lottano per il titolo e cercavano da tempo il riscatto dalle numerose critiche ricevute. Ciò, tuttavia, non giustifica il 6-2 senza precedenti, per di più in superiorità numerica per quasi tutta la gara, in seguito all’espulsione di Mario Mandzukic al 26′ del primo tempo. Una squadra non in grado di sopperire alle differenze tecniche in campo nemmeno con un giocatore in più, di mantenere intatte le distanze nel punteggio né di mostrare la propria identità mediante un gioco ragionato e attento.

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Delneri non è nuovo a questo tipo di episodi, vissuti esattamente nella stessa maniera quando allenava la Sampdoria. Il 20 febbraio 2010, nel glorioso anno che portò la società doriana al preliminare di Champions League, l’allenatore non seppe vincere in nove contro undici per circa 40 minuti di gara, prima che anche Pazzini si aggiungesse alla lista degli allontanati insieme con Walter Samuele e Ivan Cordoba. Finì 0-0, forse con qualche rischio di troppo nel finale per un’azione iniziata e conclusa da Samuel Eto’o. E la sensazione di rammarico è la medesima: ovviamente l’Udinese non lotta per un posto in Europa e deve guardarsi bene dal non retrocedere, dunque questi punti persi pesano come un macigno sulle proprie spalle.

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