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Derby della Lanterna: la Sampdoria annienta il Genoa, Muriel sul trono

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Derby della Lanterna: vince la Sampdoria, per la seconda volta in stagione, Genova è blucerchiata e Muriel si siede sul trono decidendo entrambe le stracittadine

Il Derby della Lanterna è sempre una partita che sa regalare tante emozioni. La Sampdoria si presenta sul campo con una formazione collaudata e con davanti i due guerrieri Quagliarella e Muriel. Il Genoa di Mandorlini propone Simeone e Pinilla per rispondere ai blucerchiati. Lo spettacolo sugli spalti è pazzesco, la Sampdoria con una coreografia di bandiere blucerchiati e fuochi d’artificio non fa mancare mai il suo sostegno alla squadra con cori e incitamenti. La gara, come sempre nel derby della Lanterna è giocata fisicamente a centrocampo, è di studio, di controllo, di continui tentativi di evitare la pressione degli avversari. Sono tanti i gialli che conteremo alla fine del match e Orsato cerca sempre di non perderla. Saranno Cofie, Pinilla, Ntcham e Burdisso per il Genoa a finire sul taccuino dell’arbitro e Sala, Barreto e Muriel per i blucerchiati.

PRIMO TEMPO: OCCASIONE GENOA, POCHE EMOZIONI – Nessuna emozione nel primo tempo del Derby della Lanterna caratterizzato da tanto gioco, bloccato, a centrocampo e nessuna vera e propria azione che vada ad impensierire il sempre presente Viviano.  Il primo a provarci è Mauricio Pinilla che, dopo aver saltato Sala, crossa in maniera imprecisa verso lo specchio della porta. Dall’altra parte del campo è Lazovic che prova a metterei n difficoltà Regini, ma Viviano toglie la palla dalla disponibilità degli avversari. Sul capovolgimento di fronte anche la Sampdoria ci prova: prima con il tocco di Linetty per Muriel, pallone di poco a lato. E successivamente con un duetto tra il colombiano e Barreto. Purtroppo la maggior parte della partita si svolge in mezzo al campo con la sensazione che le squadre abbiano più interesse a non subire gol piuttosto che provare a costruire delle azioni finalizzate a trovare la rete. Orsato ci mette del suo e si rende protagonista per la scelta di non espellere Cofie: il rossoblù infatti, appena ammonito per un intervento scomposto, blocca un pallone con la mano, il direttore di gara non se la sente di estrarre il secondo giallo e lascia continuare il gioco. Il secondo giocatore ad entrare nel taccuino del direttore di gara è il blucerchiato Sala, ammonito per il fallo su Laxalt. Gli ultimi cinque minuti di gioco non regalano nessuna emozione, Mauricio Pinilla si fa ammonire per una gomitata a Silvestre e squadre che rientrano negli spogliatoi sul risultato di parità a reti inviolate.

SECONDO TEMPO: MURIEL DECIDE IL DERBY – La ripresa è caratterizzata dalla immediata pressione della Sampdoria: progressione pazzesca di Luis Muriel che libera il mancino: Lamanna non ci arriva ma il pallone va a scheggiare la traversa impennandosi. Continuano poi i falli da parte del Genoa ai danni della Sampdoria: Ntcham si aggiunge sul gabellino del direttore di gara assieme a Cofie, Pinilla e Ntcham. A questo giallo risponde Barreto che prende anche lui l’ammonizione e il conto dei cartellini sale a cinque. Giampaolo decide per il primo campo: fuori Quagliarella e dentro Schick assieme a Muriel. Ed è proprio dai piedi di Muriel che arriva la rete del vantaggio blucerchiato a venti minuti dalla fine del secondo tempo: il Genoa sbaglia nell’impostazione tra Burdisso e Munoz, Luis Muriel anticipa tutti e con un detto a giro batte Lamanna da dentro l’area. L’esultanza sul gol viene giudicata eccessiva e il colombiano viene ammonito. Secondo cambio per Giampaolo che porta forze nuove in campo: Bruno Fernandes esce e lascia spazio a Praet al 75esimo minuto. Anche Mandorlini decide di cambiare qualcosa dentro Palladino e fuori Lazovic quando alla fine del match mancano quattordici minuti. Mandorlini continua a cambiare e decide di togliere Cofie per inserire un altro centrocampista: Taarabt dentro per aumentare l’offensività della squadra rossoblù all’83esimo minuto. Ultimo cambio per la Sampdoria è quello che vede uscire Muriel, in preda ai crampi, al posto del quale entra Djuricic a cinque minuti dalla fine del match prima del recupero. Sul finale il Genoa si rende pericoloso con tutti gli uomini possibili ma prima Barreto e poi Viviano sulle conclusioni di Simeone e Taarabt. A recupero iniziato di tre minuti entra anche Morosini al posto di Ntcham. Finale rovente che vede Pinilla faccia a faccia con Emiliano Viviano, per l’intervento del portiere sul giocatore blucerchiato. Il portiere blucerchiato era diffidato e sarà costretto a saltare la Juventus. Nessun’altra emozione nel finale: Genova è solo blucerchiata!

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