2015

Di Marzio: «Samp quarta, ecco i segreti della truppa blucerchiata»

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Quattro vittorie consecutive, quarto posto in classifica in solitaria e solo 10 giornate rimaste in calendario, ancora tantissime per poter gioire di quanto sta avvenendo, ma davvero poche dalla fine per non poter almeno fare un bel sorriso per quanto già ottenuto da questa stagione. La vittoria di ieri sera ha proiettato la Samp davanti al Napoli e alla Fiorentina, concorrenti più attrezzate del Doria per la corsa all’Europa, ma la crescita esponenziale della Sampdoria in questa stagione, ha numeri davvero incredibili.

Gianluca Di Marzio li ha esposti negli studi di Sky Sport 24, a partire da Mihajlovic: «Mihajlovic ha un carattere particolare, l’inizio del rapporto con Eto’o non è stato semplice perché entrambi hanno grande personalità, ma Sinisa è un allenatore capace di tirare fuori il massimo dai suoi giocatori e dare sempre grande motivazione ma anche a dare una filosofia di gioco. A gennaio in molti hanno pensato che il mercato avesse rovinato la macchina blucerchiata, e invece il mercato di riparazione – che aveva poco da riparare – è stato semplicemente perfetto: la Samp questo gennaio ha investito ben 27 milioni e 200 mila euro fra Muriel, Correa, Eto’o, Acquah, Duncan, Muñoz e Bonazzoli, avendone ricevuti circa 6 e 850 mila euro dalle cessioni di Gabbiadini, Gastaldello e Krsticic. Ha investito quindi circa 20 milioni di euro. L’arrivo di Eto’o è stato importante dal punto di vista della personalità: prima del suo arrivo il Doria non aveva mai avuto la meglio contro una big del campionato, invece ora sono arrivate le vittorie contro Roma e Inter, e la Samp è arrivata ad altissimi livelli, non può puntare allo scudetto ma può puntare alla Champions».

Non solo il campo, ma anche quello che lo circonda, la Samp sta vincendo anche fuori dal rettangolo verde: «Anche il mondo della comunicazione Sampdoria sta migliorando, e i botteghini rispondono bene: la Samp ha venduto in questa stagione circa 56.500 biglietti, nello stesso periodo lo scorso anno erano 41.000 i tagliandi venduti. Anche a livello di incassi c’è una crescita con il 51% in più. Le entrate ammontano a un milione e mezzo lordo, l’anno scorso circa 900 mila euro: è una Samp vincente anche sugli spalti». 

Si parla molto anche di Mihajlovic via da Genova la prossima stagione: «Bisogna capire se Mihajlovic avrà ancora stimoli per restare, sta valutando in maniera molto rispettosa nei confronti della Samp queste opportunità, ma le valuterà più avanti perché ora la Samp deve rimanere concentrata sugli obiettivi stagionali. Magari con la qualificazione in Champions. La Samp si incontrerà nelle prossime settimane con Mihajlovic, in caso non rimanesse la Samp non si farebbe trovare impreparata, Di Francesco è un profilo che piace».

Si torna sul mercato, terreno preferito di Di Marzio: «Il mercato di gennaio ha cambiato in meglio la Samp: è arrivata la personalità di Eto’o, Acquah è diventato un titolare che dà ricambio a Obiang, Palombo e Soriano, Muriel ha recuperato dall’infortunio ma quando è sceso in campo ha dimostrato il talento per cui la Samp ha speso 11 milioni più bonus. Gli unici che non sono ancora riusciti a lasciare il segno è Muñoz ma a causa di un infortunio e Correa: 8 milioni di euro che dovrà dimostrare di valere, ma la concorrenza è tanta. Non ci sono però solo i nuovi: Eder è da anni alla Samp e sta giocando sempre meglio, è arrivato anche in Nazionale, Viviano è tornato il portiere affidabile di una volta, De Silvestri sta segnando gol importantissimi e Romagnoli è un giovane in crescita, molto bene anche Silvestre, Palombo non era tanto considerato fino a qualche mese fa, ora è un tassello fondamentale. È un mix ideale fra vecchi e nuovi a far sì che la Samp sia la quarta forza del campionato. Su Eder un retroscena: Iachini lo vorrebbe a Palermo per il dopo Dybala, la trattativa però è difficile, la scorsa estate si poteva prendere per 4 milioni e mezzo, ora ce ne vogliono minimo il doppio. La Samp si è già mossa anche per la prossima stagione, sono già bloccati Barreto del Palermo e Moisander dell’Ajax, merito del gran lavoro di Osti e Romei».

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