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DiFra fa la rivoluzione: no video e cellulari. E i calciatori…

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DiFra e Giampaolo, due mondi completamente diversi: meno video, più dialogo coi giocatori. Tutte le regole del tecnico blucerchiato

C’è un abisso tra Eusebio Di Francesco e Marco Giampaolo. E non solo per quanto concerne l’aspetto tecnico-tattico. Le settimane di ritiro a Ponte di Legno, hanno marcato le differenze tra i due allenatori: Giampaolo più riservato, maniacale nel lavoro, nella cura dei dettagli, schiavo delle sedute video e rigoroso nei modi di fare. Di Francesco più spirito libero, aperto al confronto con i giocatori, con poche regole ferree alle quali i giocatori non potevano trasgredire.

La regola numero uno riguardava l’uso dei cellulari, come riporta il Secolo XIX. Di Francesco non li voleva vedere in mano ai calciatori, soprattutto perché lo scopo del ritiro era fare gruppo. Niente smartphone a cena, in sala massaggi o nei momenti di squadra. La parola d’ordine di mister Eusebio era confronto: meno video degli allenamenti con la squadra, più colloqui di gruppo e con i singoli. Ma soprattutto molto più spazio al divertimento e al tempo libero per stare con le famiglie e tornare concentrati sul campo di allenamento.

Libertà, ma senza trasgredire: l’orario di rientro non ammetteva deroghe – alle 23 tutti in albergo -. Non ha imposto nulla nella scelta degli accoppiamenti nelle stanze del ritiro, ma i nuovi, soprattutto se stranieri, sono finiti con compagni italiani per favorire l’apprendimento della lingua. Gli unici a beneficiare di una singola sono stati Omar Colley e Fabio Quagliarella, il secondo in qualità di capitano e il primo perché musulmano praticante, con esigenze di preghiera che avrebbero potuto creare problemi di riposo al compagno di stanza. Poche regole che hanno conquistato i calciatori blucerchiati, che non si sono risparmiati e hanno seguito il nuovo tecnico con entusiasmo e voglia.

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