Gli Ex
Dossena: «Mantovani è stato il più grande presidente mai incontrato nella vita. Sampdoria? Dico questo»
Beppe Dossena, l’ex centrocampista della Sampdoria ha parlato di diverse tematiche in esclusiva a “La Gazzetta dello Sport”
Beppe Dossena è una delle icone storiche della Sampdoria di Paolo Mantovani. L’ex centrocampista blucerchiato si è raccontato in esclusiva a “La Gazzetta dello Sport”, trattando diverse tematiche. Vi riportiamo di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni:
SAMPDORIA 1991 – «In quello spogliatoio succedeva di tutto, ma ogni volta che si arrivava al limite non si andava oltre. Nel rispetto di una persona: Paolo Mantovani. Il più grande presidente mai incontrato nella vita, uno che dava sempre e solo la risposta giusta. Poi c’erano Vialli il tattico e Mancini lo stratega…il primo arrivava già preparatissimo, il secondo aveva un istinto straordinario».
RICORDO PIU’ BELLO DI VIALLI – «Un Festival di Sanremo: andammo io e lui a vedere la finale, vinsero i Pooh con “Uomini soli”. Luca era il compagno ideale anche per una vacanza in barca di 15 giorni».
ADDIO ALLA SAMP – «Dovevo gratitudine al presidente Mantovani, cercavo di non diventare un peso. Ci incontravamo ogni settimana perché lui non voleva cedermi ma io volevo continuare a giocare, mi arrivò l’offerta di Gaucci e così decisi. Che si trattasse di Serie A, B o C. Ho sempre voluto sentirmi libero: il dono più importante dopo la salute, la libertà».
SAMP OGGI – «Negli ultimi anni hanno sbagliato tutto. Player trading? Missione fallita. Risanare una società decotta? Altra missione fallita. Il sistema calcio deve fare più controlli. È tutto assurdo: tante cose si sanno ma non si dicono. Credo sia meglio far fallire un club piuttosto che illudere le persone. Poi nascono tensioni… e mi riferisco a tutto. Entrano Persone che hanno interessi ben diversi dalla passione».