2014

Eder: «Sono a disposizione del mister. Con Okaka e Gabbiadini…»

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Tornato con i suoi compagni al lavoro per la nuova stagione, Eder Citadin Martins è uno dei primi a parlare dal ritiro di Bardonecchia. I 12 gol dello scorso campionato sono ancora negli occhi di tutti e i tifosi blucerchiati sperano che il brasiliano possa confermarsi sugli stessi ritmi dell’ultima stagione. Anche se l’attaccante precisa: «Non sono mai stato un giocatore da venti gol e difficilmente lo diventerò, però l’anno scorso ho fatto bene e punto a ripetermi, se non a migliorarmi. Promesse non è il caso di farne, se non quella che darò sempre il massimo, in allenamento come in partita. Il resto verrà».

CAMBIO DI GUARDIA – Intanto, mentre il brasiliano era in vacanza, è cambiato il presidente blucerchiato. Da Garrone a Ferrero: «Quando venni acquistato, c’era ancora Garrone padre: gli sarò sempre grato perché aveva fatto uno sforzo economico non indifferente per prendermi dall’Empoli. Ricordo la sua signorilità e la sua serietà, tratti comuni al figlio Edoardo che ho conosciuto meglio e più a fondo: lo saluto con riconoscenza e simpatia – dichiara Eder dalle colonne de “Il Corriere Mercantile” – Quanto al presidente Ferrero, la prima impressione è buona: ha entusiasmo e fin dal primo incontro ha cercato di trasmetterceli, cercheremo di ripagarlo».

NUOVO MODULO – Il 4-3-3 pare essere il must have della banda Mihajlovic per la prossima stagione: «Anche l’anno scorso, in certe situazioni, abbiamo adottato quel modulo. Io sono abbastanza duttile, so adattarmi alle circostanze, per cui non c’è problema. Farò di volta in volta quello che il mister mi chiederà». Tridente con Gabbiadini e Okaka, attesi da una conferma: «Sono due ottimi attaccanti, lo scorso anno abbiamo fatto bene tutti e tre. Manolo ha segnato otto gol e ha anche fatto un gran lavoro per la squadra: penso possa migliorare ancora. Come Stefano, arrivato a metà campionato eppure capace di lasciare il segno. Avere la possibilità di allenarci tutti insieme da inizio stagione ci aiuterà a perfezionare l’intesa e quindi il potenziale di reparto».

NUOVE LEVE – Ci sono anche due giovani come Fedato e Beltrame: «Due bravi ragazzi, un dettaglio non secondario vista l’importanza della solidità del gruppo nel calcio di oggi – racconta il brasiliano della Samp -. Hanno saputo inserirsi in punta di piedi con grande umiltà e voglia di imparare e mettersi a disposizione, da parte di noi “vecchi” c’è la massima disponibilità ad aiutare i nuovi». Quest’anno in A ci saranno anche le ex di Eder, Empoli e Cesena: «In Toscana sono stato molto bene, devo molto a quella società. In bianconera le cose non andarono al meglio, ma pazienza. Si tratta di due club ambiziosi e solidi, che contribuiranno a rendere la categoria difficile come al solito».

MONDIALE E NUMERI – Se si pensa al Mondiale, Eder è rimasto deluso per il suo Brasile e ha optato in finale per la Germania: «Mai un brasiliano avrebbe potuto tifare Argentina. E poi i tedeschi, nel ritiro, hanno fatto molte iniziative a favore della popolazione locale, lasciando anche la struttura utilizzata a favore dei residenti. Si sono fatti ben volere». Visto Fred, qualche doriano ha pensato anche a Eder per la nazionale brasiliana: «Ma no! La Selecao ha pagato la pressione, qualche assenza importante e un momento di crisi di talenti. Volevamo vincere, ma non eravamo la squadra migliore. Ci riproveremo». Chiusura sul numero 10: «Mi tengo la mia 23 e sono ben contento di tenerla…».

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