2012

Esclusiva – De Leo: “Sinisa, leader ma con umiltà, tenace come quando giocava nella Samp. Scepovic? Ragazzo squisito”

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E’ il personaggio del momento. La testimonianza più pura e plebea che, con il lavoro e l’impegno, sognare può avere risultati concreti. Ed i suoi lo sono eccome: il suo fitto processo di crescita professionale l’ha portato a diventare il braccio destro di Mihajlovic nella Serbia. I più informati si saranno accorti che il soggetto è Emilio De Leo, le cui gesta vennero raccontate e rese note in un coinvolgente servizio di MondoGol. L’assistente allenatore di Mihajlovic è stato contattato in esclusiva dalla redazione di SampNews24, ed è proprio lui a presentarsi, sviscerando i dubbi di chi ancora non lo conosce:

“Sono un ragazzo che con passione e tanta umiltà circa dieci anni fa si è inventato un lavoro, procedendo in modo silenzioso, ma sempre meticoloso e professionale indipendentemente dal contesto in cui mi sono trovato ad operare. Ho allenato in diverse categorie e realtà giovanili per lo più professionistiche tra le categorie giovanissimi sino alle berretti (Cavese e Nocerina), ottenendo buoni riconoscimenti individuali e successi di squadra (su tutti lo scudetto allievi professionisti di Serie C con la Cavese). Pian piano ho cominciato una serie di esperienze con allenatori e società in giro per il mondo (tra Italia, Inghilterra, Canada, Repubblica Ceca) divenendo tra l’altro autore di contributi per portali web o collaboratore tecnico per alcune trasmissioni televisive, mirando, quotidianamente, ad di approfondire ed arricchire il mio bagaglio di competenze.”

Il tuo presente però si chiama Serbia. Come giudichi da un punto di vista tecnico la partnership con Mihajlovic? 

Il nostro ct è una persona diretta e leale che ha mostrato un’umiltà incredibile nel rapportarsi a me con tanta stima sin dal primo giorno. Ha grandi doti da leader e sono orgoglioso che abbia riconosciuto, scelto e valorizzato tanto le mie qualità in un contesto tanto rilevante. Il nostro lavoro è iniziato a Maggio del 2012 con tre amichevoli (contro Spagna, Francia e Svezia) finalizzate a far acquisire esperienza internazionale ad un gruppo molto giovane (la nostra nazionale ha una media di 23 anni) sta continuando con le gare di qualificazioni mondiali che riprenderanno a Marzo.

Sinisa ha avuto anche un importante passato da calciatore. Cosa ricordi delle sue gesta alla Sampdoria? 

Ricordo soprattutto la sua personalità, le sue grandi doti balistiche e la grande tenacia che da calciatore, ovunque abbia giocato ha dimostrato, e che ancor oggi rappresenta una delle sue principali peculiarità da tecnico.

La Serbia è una nazionale piena di giovani talenti, uno di questi è Stefan Scepovic, ex attaccante della Samp: dove pensi possa arrivare? 

Stefan è un ragazzo squisito con cui ho legato da subito anche perchè parla un buonissimo Italiano memore dell’esperienza alla Samp. Sta facendo molto bene quest’anno al Partizan e spero che continui così perchè lo merita tanto.

Per chiudere: da buon cavese, una battuta sul calcio campano che, classifiche alla mano, è sempre più in crescita… 

Il calcio campano è come sempre pieno di contraddizioni, da una parte il talento dei calciatori cresciuti nella nostra regione e dall’altra le improvvisazioni in termini di programmazioni responsabili e lungimiranti, il mio auspicio è che presto si possa trovare un equilibrio di cui il calcio e la nostra terra avrebbero tanto bisogno.

Per chiudere, De Leo ha voluto salutare i lettori e la redazione (“Un saluto a te ed a tutti i fruitori del vostro sito, con amicizia”), un gesto che ricambiamo al campano, ringraziandolo per la grande disponibilità.

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