2014

ESCLUSIVA- Delvecchio: «Pagherei per rivivere il derby della Lanterna, la Samp venderà cara la pelle»

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Archiviata la pratica Chievo, la Sampdoria torna subito al lavoro. Non c’è tempo per fermarsi e riposarsi, all’orizzonte c’è il Genoa. Il momento più atteso della stagione sta per arrivare: il derby della Lanterna, una partita a sè che i tifosi, sin dalla stilazione dei calendari, hanno segnato in rosso la data del 28 settembre. La redazione di SampNews24.com ha contattato in esclusiva Gennaro Delvecchio, un calciatore che a Genova ha vissuto per tre lunghi anni ed è nel cuore dei tifosi blucerchiati. Chi meglio di lui per raccontarci il derby della Lanterna?

«Se dovessi immaginarlo nelle vesti di tifoso, direi che è uno dei più belli in Italia. Ho vissuto quell’energia e adrenalina, posso solo confermare quanto sia affascinante», esordisce così l’ex calciatore della Sampdoria, e continua: «Ricordo le notti magiche, la tensione, ma anche le emozioni negativi. Ho tutti ricordi straordinari. So che la città apprensione sin da oggi, mi auguro che sia un bel derby».

Una partita a sè, ma come si vive in maniera diversa rispetto alle altre partite di campionato: «I tifosi della Sampdoria sono molto presenti, vengono a trovarti durante la settimana e ti danno tanti stimoli. Si vive da Dio, ma è una partita che la vince chi riuscirà a tenere i nervi più saldi».

E, poi, quando si scende in campo: «Se immagino questo sono triste, mi rendo conto che non posso più giocarlo. Pagherei qualsiasi cosa per rivivere il derby della Lanterna, anche nei sogni. Quando arrivi allo stadio c’è un’atmosfera fantastica, qualcosa di indescrivibile. Se non l’hai mai provata non sai cosa vuol dire, la racconto come il sogno di ogni calciatore che alla fine può raggiungere o desiderare».

Ieri la Sampdoria ha vinto contro il Chievo, il Genoa ha pareggiato a Verona. Tuttavia, Delvecchio placa subito gli animi: «Una vittoria o una sconfitta prima del derby non ha nessun significato, questa è una partita a sè. La domenica il derby puoi vincerlo, ma anche perderlo. Si parte sempre con il cinquanta e cinquanta di possibilità, lo vincerà chi riuscirà ad essere più cinico».

E su conclude: «Mihajlovic è una persona carismatica, ho avuto la fortuna di averlo a Catania. Sono sicuro che la Sampdoria nel derby venderà cara la pelle e giocherà la partita con il coltello tra i denti, in campo scende con tutta la grinta del suo tecnico».

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